Della sospensiva che era all’ordine del giorno, nonostante il parere contrario di alcune delle parti in causa, alla fine non si è discusso perché il presidente ha deciso imprimere un’accelerata a una questione che sta andando per le lunghe. Così, nel corso dell’udienza di oggi dinanzi al Consiglio di Stato è stato finalmente fissata per il 16 giugno 2016 la data per cominciare a trattare il merito. Si parla di una delle due nuove farmacie che sorgeranno a Francavilla Fontana, di quella che l’amministrazione della Corte aveva indicato dovesse sorgere in via Oria e che, invece, l’amministrazione Bruno preferirebbe nel quartiere San Lorenzo.
I due distinti atti delle due distinte giunte comunali sono stati tutti e due impugnati dai diretti interessati. Da una parte i farmacisti Maria Teresa Bungaro (Farmacia del Viale in viale Lilla) e Francesco Cannalire (Farmacia Cannalire in via Regina Elena), dall’altra il presidente dell’Ordine provinciale dei farmacisti Gabriele Rampino (titolare della Farmacia San Lorenzo in via Trento).
Il primo giudizio, contro il piano della Corte, è quello che pende appunto al cospetto del Consiglio di Stato; il secondo, contro il disegno Bruno, è incardinato ancora presso il Tar di Bari. L’iter per l’interpello e l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche (188 in tutto il territorio pugliese) procede e il rischio è che, mentre negli altri comuni entro fine anno potrebbero già esservi le altre aperture, nella Città degli Imperiali potrebbe restare ancora qualche dubbio sull’esercizio provvisoriamente (in quanto sub judice) destinato a via Oria.
Intanto, nei giorni scorsi, il sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, ha inviato una nota in Regione (che, così come la difesa di Rampino, oggi inteso discutere della sospensiva) per caldeggiare la convocazione di una conferenza dei servizi durante la quale tutti i soggetti istituzionali interessati (Regione, Comune, Ordine dei farmacisti, Asl, ecc.) possano discutere del problema e magari individuare una soluzione condivisa – fuori dalle sedi di giustizia – sulla base di dati oggettivi quali distanze, popolosità delle aree interessate, ecc. proprio ai fini della scelta dell’una piuttosto che dell’altra collocazione della farmacia contesa.
Secondo la tesi di Bungaro e Cannalire, assistiti dagli avvocati Andrea Astolfi, Annalisa Cecchi ed Ernesto Sticchi Damiani), infatti, non solo l’allocazione in via Oria sarebbe troppo prossima alle loro attività e ben distante da quella di Rampino, ma andrebbe a coprire un’area urbana i cui requisiti (in termini soprattutto di bacino d’utenza) sarebbero inferiori rispetto a quelli del quartiere San Lorenzo.
Si ricorderà poi come, oltre che in sede di giustizia amministrativa, il caso nuove farmacie francavillesi sia anche al centro di un processo penale il cui primo grado si è concluso con la condanna proprio di Rampino, dell’ex sindaco Vincenzo della Corte e degli ex responsabili comunali di Ufficio tecnico, Pietro Incalza, e Ragioneria, Giuseppe Zullino.