Confermato: è meningite di tipo B, ma la scuola riapre

ospedale infermieri medici

C’è la conferma: si è trattato esattamente di meningite, per la precisione di un’infiammazione delle meningi causata da un meningococco di tipo B. La studentessa delle elementari è tuttora ricoverata nel reparto Malattie Infettive dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, mentre da domani riapre regolarmente il plesso “Maria Montessori” del secondo istituto comprensivo di Francavilla Fontana. Non sussistono, a dire dei medici, le condizioni perché ne sia protratta la chiusura precauzionale disposta ieri dal sindaco Maurizio Bruno. Il rischio di contagio riguarderebbe, infatti, soltanto coloro i quali siano stati a stretto contatto con la piccola paziente (che si riprenderà tranquillamente e tornerà normalmente tra i banchi) e non a quanti si siano trovati o si trovino semplicemente a frequentare gli stessi ambienti da lei frequentati. Tanto per intendersi, la trasmissione della malattia potrebbe essere avvenuta o avvenire per il tramite della saliva: un bacio sulla bocca, bere dalla stessa bottiglia, ecc. Non vi sarebbe dunque pericolo per i compagni di classe e men che meno per quelli di scuola, anche se sono numerose le richieste da parte dei genitori di sottoporre ugualmente a profilassi i propri figli. Le farmacie della Città degli Imperiali hanno praticamente finito le scorte degli antibiotici Rifadin (indicati per i bambini) e di Ciproxin (consigliate per gli adulti), e i francavillesi se ne stanno approvvigionando dai comuni limitrofi. A dire delle autorità sanitarie si tratta però soltanto di una psicosi, come tale assolutamente ingiustificata.

Qui di seguito il comunicato diramato dall’amministrazione comunale di Francavilla Fontana:

Migliorano di ora in ora le condizioni dell’alunna della scuola “Montessori-Bilotta” di Francavilla Fontana, ricoverata presso l’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi a causa di un’infezione da meningococco di tipo B.
La presenza del batterio, rilevata attraverso le analisi del tampone faringeo e del sangue della paziente, si trasmette ad altri soggetti esclusivamente attraverso la saliva e le secrezioni nasali. Il rischio di contagio, precisa il direttore del servizio Igiene Pubblica dell’Asl di Brindisi dottore Carlo Leo, riguarda quindi solo chi ha avuto contatti diretti con l’alunna nei 10 giorni che precedono la comparsa dei sintomi.

Per questa ragione nelle ore immediatamente successive alla prima diagnosi comunicata dal primario del reparto malattie infettive dell’ospedale “Perrino” di Brindisi dottor Chiriacò, è stata effettuata un’inchiesta epidemiologica e consigliata la profilassi antibiotica a famigliari, compagni di classe e chiunque possa aver avuto contatti diretti con la studentessa.
“Non c’è alcuna indicazione scientifica – precisa il dottor Carlo Leo – che possa suggerire la chiusura della scuola, dal momento che il batterio in questione non si diffonde per via ambientale, e la sua eventuale presenza può essere completamente debellata areando l’immobile e lavando le superfici”.
Sulla scorte di tali indicazioni il sindaco Maurizio Bruno comunica che non sarà emessa alcuna nuova ordinanza di chiusura dell’istituto interessato, che quindi riaprirà in tutta sicurezza a partire da domani sabato 5 marzo 2016.
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