Oria, Carone e i suoi: «Bravi i residenti in via Astore, ma non si amministra così»

Si riceve e pubblica:

coalizione per il cambiamento, cambiamo storia, insieme per ora, legalità e sviluppo per oria, oria èGli articoli apparsi nei giorni scorsi sullo Strillone News, sulla scalinata di Via Pasquale Astore, ci hanno fatto, ancora una volta, riflettere su come si può e si deve amministrare una città.
Come più volte ribadito e sostenuto con convinzione in campagna elettorale da me e dalla intera Coalizione per il cambiamento, la città si amministra con la partecipazione attiva di tutti i cittadini, nessuno escluso.

Il coinvolgimento di tutti, grandi e piccini, nella gestione della cosa pubblica, la sensibilizzazione al rispetto ed alla cura dell’ambiente, allo sviluppo del senso civico, del senso di appartenenza ad una comunità, la responsabilizzazione nel rispetto delle regole di civile convivenza, tutto ciò nel nostro paese avrebbe contribuito in modo significativo a rendere la città viva e sicuramente tutti si sarebbero rimboccati le maniche per dare il proprio contributo per abbellirla, per renderla più decorosa, più attraente ed attrattiva per il turista e, quindi, contribuire allo sviluppo ed al miglioramento delle condizioni di vita della città.

Ma chi deve stimolare, coinvolgere, sensibilizzare la popolazione se non chi amministra?

E ci rendiamo conto di cosa oggi trovano i turisti che vengono a visitare il nostro paese nella speranza di rivivere momenti di storia e di arte di cui esso è ricco? E che impressione possono avere del centro storico, cuore di una città normalmente facente parte del percorso turistico, dove trovano locali chiusi con infissi sporchi ed a volte cadenti, intonaci decrepiti, lampioni rotti, erbe negli angoli delle strade, carte stracce e quant’altro possa trovarsi abbandonato oltre all’insalubre deposito di escrementi dei colombi. Questo è ciò che si vede ed i pochi negozi aperti, curati grazie alla buona volontà degli esercenti, resistono nella speranza che cambi qualcosa, quel qualcosa promesso e sbandierato dal Sindaco in campagna elettorale.

Il centro storico era, infatti, uno dei punti più importanti del suo programma, ma forse non si hanno le idee chiare su cosa bisogna fare perché a tutt’oggi non è stata assunta alcuna iniziativa per incentivare lo sviluppo del centro storico, per ridare a esso visibilità e decoro e, diremmo, “vita” visto che di giorno in giorno la situazione peggiora e sembra un sogno il ricordo delle due vie principali di Oria piene di negozi, di botteghe di artigiani e di laboratori.

Un sindaco non può da solo raggiungere grandi obiettivi. Le risorse finanziarie a disposizione sono sempre troppo poche per realizzare le tante cose necessarie. E allora perché non chiedere la collaborazione di tutti ed apprezzare gli interventi dei privati? Il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei Rioni, ad esempio, come da noi previsto nel programma elettorale, avrebbe evitato di dover dare incarico retribuito ad un professionista per verificare lo stato delle strade del paese, bastava avere dei referenti responsabili per quartiere per essere informati adeguatamente.

La cittadinanza solo così si sente attiva e facente parte della Comunità, solo così impara ad amare il proprio paese ed a rispettarlo.
E’ vero che si dice “chi di speranza vive, disperato muore”, ma, per il bene della nostra città, speriamo che prima o poi ci si svegli dal torpore e dalla rassegnazione!
Intanto prendiamo esempio dagli amici di via Pasquale Astore.

Maria Lucia Carone e la Coalizione per il Cambiamento.

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