Ladri d’auto, ma non solo, nel Brindisino e nel Leccese: quattro arresti della polizia

volanti polizia in notturna

Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di numerosi furti tra le province di Brindisi e Lecce. La Squadra di polizia giudiziaria in forza al commissariato di Mesagne ha eseguito oggi quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta del Pm Raffaele Casto, nei confronti di altrettante persone. Si tratta del 28enne Fabio Iurlaro, di Oria, del 26enne Valerio Mingolla, di Oria, del 34enne Alessandro Carone, di Mesagne, e del 25enne Gianluca Rubino, di Mesagne. Il primo è stato accompagnato nel carcere di Brindisi, mentre agli altri tre sono stati concessi i domiciliari. Il sodalizio era specializzato soprattutto nel settore auto, ma non disdegnava neppure scorribande negli appartamenti o impossessarsi di attrezzi da lavoro (motoseghe, frullatori professionali, compressori, ecc.) e persino di olio d’oliva. Il capo capo sarebbe stato Iurlaro, il quale avrebbe di volta in volta individuato gli obiettivi e successivamente “piazzato” la refurtiva e diviso gli introiti tra i suoi compari.

Carone era invece l’autista del gruppo, che ogni giorno poteva contare sulla sua Smart ForFour. Sono 12 consumati e 6 rimasti a livello di tentativo i furti che, raccolti indizi gravi, precisi e concordanti, vengono loro contestati. Ma, a giudicare dal contenuto di alcune intercettazioni, ne avrebbero messi a segno anche altri, prima cioè che fossero avviate le indagini a loro carico. L’attenzione degli investigatori si è concentrata sul quartetto dal 28 dicembre 2015, dopo che una donna denunciò in commissariato il furto della sua Fiat 500 che era parcheggiata per strada. In quell’occasione, dopo le 4 di notte, tre persone furono immortalate da alcune telecamere posizionate nei pressi del logo del delitto: con un’Alfa 147 spinsero la 500 in un posto più isolato e poi, evidentemente, la portarono via.

I quattro, però, avevano anche una dotazione niente male: ricetrasmittenti per non rischiare di essere intercettati e tutti i “ferri” del mestiere, come arnesi da scasso e centraline. E si vantavano di essere davvero “forti”. In una delle conversazioni captate uno di loro dice: «Dove passiamo noi non cresce più l’erba». E poi, nel passare dai posti nei quali avevano già agito, ricordavano con entusiasmo le loro gesta: «Qua abbiamo preso la Opel Corsa…»; «Qua prendemmo… no, qua prendemmo la 500 antica…»; «L’Opel Corsa qua uè Fa’…». E ancora: «Se a noi ci avessero preso con quella Delta che tenevamo penso che ci davano l’ergastolo…»; «Che la Giulietta no?»; «Pure con la Ypsilon…». Spesso e volentieri, inoltre, i furti avvenivano dietro commissione: «La Multipla dobbiamo prendere, la dobbiamo prendere per forza…»; «Una Punto Evo dobbiamo fare, raga’, la Evo a quello devo fare…»; «Oltre alla Evo dobbiamo prendere motoseghe, soffiatore…». A questo proposito s’indaga ora sulla posizione di alcuni presunti ricettatori della provincia di Taranto, trovati in possesso di una Ford Kuga e di pezzi di ricambio di provenienza illecita. Dopo la vendita ai ricettatori, ecco che la cricca si spartiva i soldi o, meglio, attendeva che Iurlaro – capo e cassiere – lo facesse: «Mi ha dato 1.200 più mille, mi ha dato 2.200, mancano 1.900, altre 2mila euro»; «Vi ho portato 800 euro per dividerveli, però vi devo dare 250 euro ciascuno, li tengo a casa i soldi, li sto raccogliendo e poi sabato li dividiamo».

Un’attività assidua, la loro, e a quanto pare anche redditizia, che è stata però stoppata all’alba dello scorso 9 febbraio proprio mentre tentavano di impossessarsi dell’ennesima auto. In quell’occasione, però, gli agenti del commissariato di Mesagne, coordinati dal vice questore Rosalba Cotardo, e i colleghi della Squadra mobile di Lecce li colsero con le mani nel sacco e scattarono le manette intorno ai loro polsi. Oggi, infine, le ordinanze di custodia e la giustizia che comincia a presentare loro il conto.

Qui di seguito, nello specifico, i fatti loro contestati:

IURLARO, MINGOLLA, CARONE, RUBINO, sono ritenuti responsabili dei seguenti reati:

– Furto pluriaggravato in concorso perché, alle 4:20 del 28 dicembre 2015, al fine di trarne profitto s’impossessavano dell’autovettura FIAT “500” parcheggiata chiusa, in Mesagne, in pubblica via sottraendola previa spinta operata utilizzando l’autovettura ALFA ROMEO “147” posseduta da RUBINO Gianluca.

Furto pluriaggravato in concorso, perché – in data 23 gennaio 2016 alle 15:00 circa, in Mesagne – rompevano il finestrino lato conducente di un’autovettura RENAULT “Modus” parcheggiata in pubblica via e si impossessavano di un telecomando del cancello e del portone del garage dell’abitazione della vittima dov’era custodita un’autovettura AUDI “A4 SW” che sottraevano, 40 minuti circa dopo essersi impossessati del telecomando (video allegato al presente).

Furto pluriaggravato in concorso, perché – in data 26 gennaio 2016, ore 5:00 circa, in Cavallino- s’impossessavano di un’autovettura FIAT “500 parcheggiata dalla vittima nei pressi del proprio domicilio.           

– Furto pluriaggravato tentato in concorso perché – in data 26 gennaio 2016, alle ore 6:00 circa-, in Cavallino- forzavano il lucchetto di un cancello carrabile in ferro, scorrevole, ed il frutto della serratura, nonché il deflettore anteriore destro di un’autovettura OPELCorsadella quale scattava il sistema d’allarme.

– Furto pluriaggravato in concorso, perché – in data 26 gennaio 2016, alle ore 6:30 circa, in Cavallino- s’impossessavano di un’autovettura OPEL “Corsa” sottraendola alla vittima che la quale la deteneva parcheggiata nei pressi della propria abitazione.

– Furto pluriaggravato tentato in concorso, perché, in data 27 gennaio 2016, alle ore 6:30 circa, in Leverano, compivano atti idonei, diretti in modo non equivoco ad impossessarsi di beni custoditi all’interno di un garage, sottraendoli alla vittima, senza che l’evento si realizzasse, per il tempestivo intervento del figlio della persona offesa.

Furto pluriaggravato in concorso, perché, in data 2 febbraio 2016, alle ore 4:30 circa, in Tuglie, forzavano il cancello posto a protezione passiva del garage di pertinenza dell’abitazione della vittima e s’impossessavano di una Fiat Panda, di una cassetta di plastica per attrezzi e di una motosega a scoppio.

– Furto pluriaggravato tentato in concorso, perché in Mesagne, il 3 febbraio 2016, alle ore 5:00 circa, forzavano la serratura del portone del garage e compivano atti idonei, diretti in modo non equivoco ad impossessarsi di beni custoditi all’interno di quel garage, sottraendoli alla vittima, senza che l’evento si realizzasse, per ragioni indipendenti dalla loro volontà.

Furto pluriaggravato tentato in concorso, perché in data 3 febbraio 2016, alle ore 5:10 circa, in Mesagne, al civico di fronte a quello dell’abitazione di cui al capoverso precedente forzavano la serratura del portone del garage e compivano atti idonei, diretti in modo non equivoco ad impossessarsi di beni custoditi all’interno di quel garage, sottraendoli alla vittima, senza che l’evento si realizzasse, per ragioni indipendenti dalla loro volontà.

Furto pluriaggravato in concorso, perché, in data 6 febbraio 2016, alle ore 5:20 circa, in Lizzanello, s’impossessavano di un’autovettura FIAT “Multipla” chiusa a chiave e parcheggiata dalla vittima nei pressi del suo domicilio.

Furto pluriaggravato tentato in concorso, perché, in data 6 febbraio 2016, alle ore 5:30 circa, in Lizzanello, forzavano entrambe le portiere di un’autovettura Fiat Grande Punto parcheggiata in pubblica via e compivano atti idonei, diretti in modo non equivoco ad impossessarsi di quel veicolo, al fine di trarne profitto per sé, sottraendolo al detentore, senza che l’evento si verificasse, per ragioni indipendenti dalla loro volontà.

Furto pluriaggravato in concorso, perché, in data 6 febbraio 2016, alle ore 6:40 circa, in Alliste, forzavano il cancello del cortile di un’abitazione e si impossessavano di una FORD “Kuga”.

Furto pluriaggravato in concorso, perché, in data 8 febbraio 2016, alle ore 5.20 circa, in Martano, s’impossessavano di un’autovettura FIAT “Punto Evo” sottraendola alla vittima che la deteneva parcheggiata nei pressi del proprio domicilio.

Furto pluriaggravato in concorso, perché, in data 8 febbraio, alle ore 6:5 circa, in Cutrofiano, forzavano il portone di un garage e si impossessavano di quattro contenitori in acciaio contenti olio di oliva per un peso complessivo di circa 200 kg.

Furto pluriaggravato in concorso, perché, in data 8 febbraio 2016, alle ore 6:40 circa, in Aradeo, forzavano il portone di un garage e si impossessavano di un frullatore professionale per gelaterie.

Furto pluriaggravato in concorso, perché, in data 8 febbraio 2016, alle ore 7:00 circa, in Aradeo, forzavano il portone di un garage e si impossessavano di un compressore marca Zanon e di una motosega marca Tanaka

Furto pluriaggravato tentato in concorso, perché, in data 8 febbraio 2016, alle ore 7:15 circa, in Aradeo, forzavano la serratura del portone di un garage e compivano atti idonei, diretti in modo non equivoco ad impossessarsi di beni custoditi all’interno di quel garage, sottraendoli alla vittima, senza che l’evento si realizzasse, per ragioni indipendenti dalla loro volontà.

 

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