Si sbloccano le nuove farmacie, ma resta aperto il “caso” Francavilla: per ora una sola sede

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Dopo quasi tre anni, potrebbero finalmente sorgere un po’ in tutta la provincia di Brindisi le nuove farmacie “sbloccate” ai tempi del governo Monti (una ogni 3.300 abitanti anziché ogni 4mila). Entro la fine dell’anno in corso, potrebbero aprirne 18 sulle 19 totali. Manca all’appello proprio una delle due di Francavilla, che è al centro di una complessa vicenda giudiziaria. Due i ricorsi tuttora pendenti dinanzi al Tar e al Consiglio di Stato. Uno è stato proposto dai farmacisti Maria Teresa Bungaro e Francesco Cannalire contro una delibera dell’amministrazione della Corte. L’altro, invece, è stato presentato dal presidente dell’Ordine Gabriele Rampino contro una delibera dell’amministrazione Bruno che ha di fatto sovvertito quella precedente. In estrema sintesi, la questione è la seguente: una delle due nuove farmacie dovrà sorgere in via Oria o al quartiere San Lorenzo?

Nei giorni scorsi, il Tar Bari ha con ordinanza respinto l’istanza di sospensiva presentata da Bungaro (titolare della Farmacia del Viale in viale Lilla) e Cannalire (titolare dell’omonima farmacia in via Regina Elena). Una delle due nuove sedi resta quindi provvisoriamente assegnata a via Oria (come disposto dall’amministrazione della Corte) e non al quartiere San Lorenzo (come disposto dall’amministrazione Bruno) in quanto, essendo il caso sub iudice, per i ricorrenti non sussiste il pericolo di un danno grave e irreparabile. Nell’attesa che la giustizia amministrativa faccia il suo corso, infatti, l’assegnazione definitiva di quella nuova farmacia (via Oria) da parte della Regione resterà comunque di fatto sospesa. Peraltro, dinanzi al Consiglio di Stato pende un’altra istanza di sospensiva dell’aggiudicazione (responso atteso per il prossimo 10 marzo), cui i ricorrenti potrebbero rinunciare per entrare nel merito delle contestazioni. E cioè perché si valuti se effettivamente, come sostengono Bungaro e Cannalire (assistiti dagli avvocati Andrea Astolfi, Annalisa Cecchi ed Ernesto Sticchi Damiani) già a suo tempo una delle due nuove farmacie dovesse essere destinata al più popoloso quartiere San Lorenzo anziché a via Oria, ossia ben lontano dalla Farmacia San Lorenzo (in via Trento) di cui è titolare proprio il presidente dell’Ordine provinciale di Brindisi dei farmacisti Rampino.

Nel frattempo, anche quest’ultimo ha adito le vie legali proprio per scongiurare l’ipotesi che una delle farmacie – come in un secondo momento disposto dall’amministrazione Bruno – possa sorgere più a ridosso della sua. E il suo, di contenzioso amministrativo, è ancora gli albori. La partita, insomma, per quanto concerne Francavilla è ancora apertissima. Se, dunque, di qui al prossimo autunno, potrebbe aprire i battenti la nuova farmacia in via Madonna delle Grazie, non sarà così per quella in via Oria.

Se abbiano ragione Bungaro, Cannalire e l’attuale amministrazione comunale “Bruno” oppure Rampino e la precedente amministrazione comunale “della Corte”, dovranno essere i giudici a stabilirlo. Gli assegnatari, intanto, restano alla finestra e attendono l’evolversi degli eventi: non è ancora chiaro se loro preferirebbero la “vecchia” o la “nuova” destinazione, cosa che potrebbe emergere nel prosieguo dell’iter giudiziario.

Del caso farmacie, è appena il caso di ricordare, si è anche occupata la magistratura penale. Il primo febbraio, il Tribunale di Brindisi ha condannato in primo grado a due anni e quattro mesi di reclusione (con interdizione dai pubblici uffici per un periodo equivalente) per falso ideologico e abuso d’ufficio lo stesso Rampino (oltre che a un anno e sei mesi sia l’ex sindaco di Francavilla Vincenzo della Corte che l’ex dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Pietro Incalza e a un anno l’ex responsabile della Ragioneria comunale Giuseppe Zullino).

Nulla quaestio, invece, per le restanti 18 nuove farmacie nell’intera provincia di Brindisi: terminata la fase del cosiddetto interpello e dell’accettazione da parte dei vincitori del concorso straordinario (per soli titoli), la Regione sta procedendo alle assegnazioni. Successivamente, i sindaci potranno emettere decreto di autorizzazione e, infine, entro 180 giorni potranno essere definitivamente alzate le saracinesche. Brindisi avrà tre nuove rivendite di farmaci (Sant’Elia, Minnuta e Villaggio Pescatori), Fasano due (Savelletri e Selva), mentre una a testa per Ostuni, San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica, Oria, Latiano, Carovigno, Torre Santa Susanna, Erchie, San Pancrazio Salentino, Villa Castelli, San Michele Salentino e Torchiarolo.

El. Zanz. 

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