Una pletora di avvisi di pagamento, in questi giorni, stanno invadendo le province di Brindisi, Lecce e parzialmente quella di Taranto (Avetrana, Manduria, Maruggio, Sava, Torricella, Lizzano), imponendo ai cittadini una richiesta onerosa che molto probabilmente rasenta l’illegittimità.
Questi avvisi non hanno lasciato indenni la Città degli Imperiali ed i comuni limitrofi, anzi continuano ad arrivare in modo indiscriminato e a ritmi serrati.
E’ una situazione che lascia un senso di rabbia e di sconforto in chi si vede recapitare un simile avviso, anche perché recenti sentenze ne avevano proclamato l’illegittimità, vuoi anche per le precedenti modalità di “avviso di pagamento” avvenute a mezzo posta ordinaria che lasciavano in ogni caso uno spiraglio di “difesa” nel dubbio della ricezione.
Il numero di tali avvisi e soprattutto le modalità di definizione degli importi e dei destinatari che ha coinvolto in pieno la Città degli Imperiali non deve e non può essere un fenomeno in cui la politica rimane indifferente o impreparata. Anzi, è proprio in queste occasioni che la vera politica deve scendere in campo in difesa dei cittadini, dando la possibilità di dire la loro. E’ stata questa una delle considerazioni principali che hanno spinto il consigliere comunale Angelo di Noi ad organizzare in tempi rapidissimi un’azione di tutela nei confronti dei cittadini invitando in un pubblico dibattito, mercoledì prossimo 24 febbraio presso il Castello Imperiali di Francavilla Fontana uno tra i più importanti esperti del settore: l’avvocato Emilio Graziuso.
Effettivamente simili situazioni, se non impugnate subito, non possono che lasciare un senso di amaro in bocca, sebbene si parli di cifre irrisorie variabili dai 30 a 70 euro, ma non per chi ad esempio si alza alle 4 di mattina per andare a lavorare e guadagna la metà di questi importi, non per chi a fine mese non riesce ad arrivare, non per chi si sente leso nei propri diritti.
Lo dicono anche le diverse sentenze per cui sono annullabili quelle cartelle di pagamento nel caso in cui l’edificio o il terreno per i quali viene richiesta la tassa non ricevano benefici, infatti il presupposto della obbligazione contributiva dovuta al consorzio di bonifica è costituito dal “beneficio specifico e diretto, comprovato e comprovabile” che il singolo immobile (terreno o fabbricato) riceve dalla esecuzione e manutenzione delle opere di bonifica. Beneficio che non può essere presunto sulla base della semplice particella catastale.
Ironia, tra le condizioni di incompatibilità nelle mansioni di “delegato del Consorzio” anche tutti coloro che “non hanno reso il conto della gestione del denaro del Consorzio”.
Sono stati anche questi i motivi per cui, partendo da questa iniziativa promossa dal consigliere di Noi, si è schierata anche l’intera Amministrazione, mettendo a disposizione tutte le sue strutture, con il sindaco Maurizio Bruno che sta avviando ulteriori azioni in difesa dei cittadini e con l’avv. Luigi Galiano, assessore alle Attività produttive, che introdurrà l’inizio dei lavori anticipando le chiare indicazioni e riflessioni che dal territorio pervengono alle istituzioni.
Quindi la prima azione di difesa sarà appunto la possibilità per i cittadini, non soltanto di poter esporre i propri quesiti direttamente alle istituzioni, ma anche e soprattutto di recepire le importantissime indicazioni che l’avvocato Graziuso, coordinatore nazionale di Confconsumatori, fornirà durante il suo intervento, e con le quali sapere finalmente cosa fare. Quindi per il momento il suggerimento (per quegli avvisi che entro il 24 non andranno in scadenza) di non pagare assolutamente nulla, ma aspettare le conclusioni dell’importante dibattito, dove molto di più potrà essere appreso.
I cittadini e i rappresentanti di categoria sono tutti invitati mercoledì 24 febbraio alle ore 18,30 al pubblico incontro “Arneo: quali tutele per i cittadini? L’opinione di Confconsumatori sugli avvisi di pagamento”, che si terrà presso il Castello Imperiali di Francavilla Fontana.