di Girolamo Bax
Mi sembra un ottimo risultato. Bravo il vicesindaco, ha preso la sua valigetta ed è andato alla Bit, ha fatto due conferenze stampa e si è lanciato. Non penso che avesse mai parlato di turismo con veri operatori del settore, ma ha preso il coraggio a due mani e, nonostante con il turismo c’entri poco, nonostante non mi risulti che in passato se ne sia mai occupato, nonostante non mi risulti essere l’Assessore al Turismo, nonostante in passato fosse un biologo e non un tour operator, il nostro Egidio Conte è stato bravo.
Bravo, il messaggio è passato e chi non sa ci ha creduto. Nel senso che Oria non è Top Destination di Tripadvisor, né di Booking.com, né della Lonely Planet. Oria è top destination di un network di giornalisti a dimensione locale, giornalisti di riviste di settore, house organ aziendali. Va benissimo, troveremo Oria sul giornale distribuito gratuitamente sui treni delle Ferrovie dello Stato, grazie a Carmen Mancarella e a Egidio Conte.
Grazie anche a loro, molti leggeranno di Oria e questo sarà un bene. Ovviamente non è tutto, bisognerebbe andare anche sulle pagine nazionali del Corriere della Sera, di Repubblica, su Dove anziché su Bell’Italia. Bisognerebbe fare un mix di azioni, penso che Egidio Conte lo sappia, ma intanto è stato già fatto un primo passo se pensiamo che qualche mese fa, in occasione di un educational sui Castelli di Federico II, quegli stessi giornalisti ebbero accesso a tutti i castelli federiciani eccetto che a quello di Oria che trovarono chiuso per indisponibilità dei proprietari. Per fortuna trovarono posto all’Intramoenia e finì a tarallucci e vino. Sì, lo so, sempre Egidio Conte li ricevette sul piazzale del comune nel pomeriggio, fece loro trovare gli sbandieratori… Ma fu un palliativo, l’educational era sui castelli e non sugli sbandieratori.
Adesso però arriva il bello. Oria Top Destination lo leggeranno in 200mila persone. E ovviamente si spera che più di qualcuno venga a Oria e magari la preferisca a Nardò anziché a Castro o a qualcun’altra delle altre 5 top. Ma è proprio qui che cominciano i problemi. È un po’ come aver invitato qualcuno per il pranzo della domenica dopo avergli chiesto se preferisce carne o pesce, vino bianco o rosso e poi però ci si è dimenticati di fare la spesa.
Non è grave, anche un ottimo spaghetto aglio e peperoncino, se ben fatto, può fare la sua porca figura. Vado dal vicino e mi faccio prestare un pacco di pasta, anzi due perché in realtà ho invitato più di quattro persone. L’aglio non ce l’ho, ma lo posso chiedere a Glauco, il peperoncino lo chiedo a Umberto, ché quello è giovane e scapolo e quindi avrà le scorte. L’olio e il vino li chiedo a Mimino, al patronato ‘rria sempri quarchedunu cu na dammiggiana di mieru e ‘nu zirru ti uegghiu. Il problema è che non si tratta di chiedere la pasta, l’aglio e l’olio al vicino. Il problema è che stiamo invitando a casa qualcuno a pranzo e non abbiamo il gas e la cucina.
Il turista, caro Egidio, vuole i servizi. Vuole una città che funzioni 12 mesi l’anno. Il turista può venire a Pasqua, per il ponte del 25 aprile, per il weekend del 1 maggio, il romano viene per il ponte di San Pietro e Paolo. Gli stranieri hanno le vacanze scolastiche ogni 6 settimane e tutti vogliono i servizi, la cura, il decoro. Noi offriamo invece una limitatissima gamma di servizi, di bassissima qualità, nel solo mese di agosto, convinti che il turismo sia solo il Torneo e l’Estate oritana che ci facciamo organizzare da associazioni di volontari.
Mo’, caro Egidio, se ‘sti benedetti turisti ci credono e a Oria ci vengono veramente alla prima occasione utile, cioè a Pasqua, noi oritani cosa gli offriamo? La recinzione del cantiere di piazza San Domenico? Il castello chiuso? Il parcheggio selvaggio in Piazza Manfredi? I rifiuti abbandonati nelle campagne e nel centro storico?
Egidio, grazie comunque per l’impegno.
P.S.: Pensaci Egidio, pensaci quando qualcuno ti dice “vai al posto mio”. Pensaci tu adesso, Egidio, a preparare lo spaghetto aglio, olio e peperoncino, ci no ‘sti svinturati muerunu ti fami.