Oria, Coalizione per il cambiamento: «Si è perso troppo tempo, siamo preoccupati per piazza Lorch»

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Si riceve e pubblica:

Le notizie apparse sullo Strillone sabato scorso non fanno altro che aumentare il rammarico e le preoccupazioni su come l’amministrazione del Sindaco Ferretti stia affrontando il problema dei lavori di rifacimento di Piazza Lorch.

Il rammarico deriva dal fatto che proponemmo già il 7 settembre 2015, in occasione del Consiglio Comunale monotematico da noi stessi richiesto, l’idea progettuale alla base della nuova variante, e solo una maggioranza miope non riconobbe che quella era l’unica alternativa per salvaguardare sia il calpestio della piazza che la fruizione degli scavi archeologici.

coalizione per il cambiamento, cambiamo storia, insieme per ora, legalità e sviluppo per oria, oria èQuesta era la parte del deliberato da noi proposta ma bocciata dalla maggioranza che preferì assecondare il Sindaco che voleva assolutamente lasciare gli scavi a vista: «Delibera di dare indirizzo al sindaco … a che, conclusa l’attività di scavo disposta dalla Soprintendenza, si impegni a favorire la valorizzazione dei rinvenimenti archeologici nel caso in cui questi siano considerati importanti dalla stessa Soprintendenza, favorendone l’accesso e la fruibilità dalla Via Torre e, pertanto, preservando la realizzazione secondo progetto del pavimento della piazza».

Era il 7 settembre e si sarebbero potute ancora rispettare le tempistiche dei lavori e quelle relative alle scadenze per la rendicontazione finanziaria. Quanto tempo si è perso per questa scellerata miopia?

Non era bieca opposizione la nostra bensì, semplicemente, lungimiranza e capacità di guardare oltre la punta del proprio naso. Ciò, a nostro avviso, fa la differenza tra amministratori e fra amministrazioni. Siamo stati tacciati finanche di non avere la stessa sensibilità verso la storia e verso il nostro passato. Ed ora?

Ora le preoccupazioni aumentano perché, dopo un rassicurante comunicato del Sindaco di solo qualche giorno fa, oggi apprendiamo che per terminare i lavori per la camera a vista contenente l’area di scavo occorreranno ulteriori risorse da intercettare nel settore dei Beni culturali o che saranno stanziate direttamente dal Comune: si parla di altri circa 50mila euro; che per quanto riguarda il finanziamento dell’opera dobbiamo ancora usare il condizionale e sperare che le economie del progetto – derivate soprattutto dalla soppressione della sala polifunzionale, dei bagni pubblici (???) e dell’ascensore siano sufficienti, pur essendo state queste già utilizzate per i lavori di scavo archeologico.

Ma quante sono queste economie? Possibile che ad oggi l’Amministrazione ancora non lo sappia con precisione? E quanto sono costati i lavori di scavo archeologico? Possibile che l’Amministrazione non ne abbia avuto contezza prima di discutere del progetto di variante?

La verità è che aver perso tutto questo tempo non ha consentito di concludere e perciò rendicontare e certificare i lavori entro il 31 dicembre 2015, così come richiesto dall’intervento comunitario, con tutti i disagi che i cittadini, di conseguenza, stanno sopportando.

Tutto ciò per il capriccio di un Sindaco che per non aver voluto a suo tempo ascoltare una opposizione saggia e lungimirante costringerà il nostro paese ad avere un cantiere aperto per chissà quanti mesi ed un’opera incompiuta per chissà quanti anni.

La Coalizione per il Cambiamento

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