C’erano persino due biglietti aerei da e per le Canarie nei sacchetti della spazzatura abbandonati tra le campagne di Francavilla Fontana nei quali un team congiunto di dipendenti del Comune e della Monteco ha deciso di rovistare. Due i motivi: da una parte, differenziare i rifiuti prima che siano rimossi; dall’altra, per cercare d’individuare e magari punire qualcuno degli incivili. Con questa mission si sono mossi mercoledì scorso l’ingegnere Rossella Tedeschi, Antonio Andriulo e il coordinatore locale del servizio di nettezza urbana Antonio Lupo.
Con loro somma sorpresa, dalle buste è emerso di tutto un po’: i titoli di viaggio intestati a un uomo e a una donna, ma anche protesi dentarie, flaconi vuoti di metadone e altri inconfondibili scarti di qualche ambulatorio dentistico e medico. Non solo: oltre alle classiche bottiglie in vetro e a qualche lastra d’amianto, tra contrada Carloto, Cicoria e il tracciato leccese del sifone dell’Acquedotto è stato rinvenuto addirittura un impianto di areazione, probabilmente dismesso da qualche impresa del posto. Un fenomeno, quello dell’abbandono selvaggio dell’immondizia fuori dal centro abitato, che sta assumendo proporzioni preoccupanti.
Ed è per questo che l’ente ha deciso di correre ai ripari, dando seguito alle numerosissime segnalazioni da parte dei cittadini. Se da un lato si cercherà di prevenire, dall’altro sarà necessario in qualche modo reprimere. Si sta per questo pensando di riproporre il fortunato esperimento delle telecamere nascoste per “pizzicare” gli incivili ed è allo studio anche la possibilità d’infliggere multe dopo aver esaminato, come avvenuto in quest’occasione, il contenuto dei sacchi gettati per strada. Nel frattempo, già nei prossimi giorni Monteco rimuoverà il materiale repertato e separato nel corso dell’ultimo sopralluogo. Il problema è che non si fa in tempo a pulire che già all’indomani torna tutto com’era.
