Ciracì (CoR): «Ceglie fuori dall’unione dei Comuni messapici? Assurdo, pago io la quota»

On. Nicola Ciracì«È assurdo che l’unico Comune a mancare nella convenzione per la valorizzazione delle civiltà messapiche sia proprio Ceglie Messapica, una delle città più antiche della Puglia». A dirlo è l’on.Nicola Ciracì di CoR-Conservatori e Riformisti.

«Ceglie Messapica, che fu fondata dal popolo dei Messapi, vanta numerosi resti archeologici e per questo può essere considerata come una roccaforte della Messapia. Per cui mi viene da dedurre che il sindaco Caroli non conosca per niente la storia della sua città oppure non considera rilevante valorizzare la storia del suo territorio. Spendere mille euro, evidentemente, è troppo per il sindaco di Ceglie, che preferisce utilizzare denaro pubblico per cooperative e festini piuttosto che promuovere il patrimonio culturale della nostra splendida terra», prosegue.

«Non permetterò che questa totale mancanza di attenzione e amore nei confronti del territorio passi inosservata. Io stesso, infatti, provvederò a pagare la quota necessaria affinché anche Ceglie Messapica entri a far parte della convenzione firmata sabato scorso a Vaste da quindici comuni a cavallo tra le provincie di Brindisi, Taranto e Lecce, per rendere il nostro passato ancora vivo. Mi impegnerò anche affinché facciano parte di questo progetto gli storici Gaetano Scatigna Minghetti e Michele Ciracì. Mi vedo costretto a supplire alla totale mancanza di iniziativa di un’amministrazione oramai in agonia».

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