Questa mattina ho personalmente contattato la dirigenza della “Koinè” per sapere dalla società cosa intenda fare con i propri dipendenti, da mesi in attesa degli stipendi di novembre, dicembre e della tredicesima mensilità. E l’azienda mi ha assicurato che già domani inizierà a versare il dovuto. Per quanto la società gestisca un servizio del Comune io non posso fare più di quello che già faccio per garantire la regolarità dei pagamenti.
Sono stato invitato da più parti a rescindere il contratto con la società, ma amministrare è cosa ben diversa dal lanciare slogan e basta. Rescindere il contratto significa lasciare i dipendenti a casa senza la certezza di essere riassorbiti, e per il Comune perdere importanti risorse economiche. E’ quindi una soluzione estrema che non posso accantonare, ma che non posso nemmeno prendere a cuor leggero e senza valutare bene le conseguenze per i lavoratori e i cittadini. Visto che, tra le altre cose, parliamo di una società in liquidazione.
Purtroppo anche questa è una di quelle gatte da pelare che ci siamo ritrovati sulle spalle appena saliti al governo della città, e purtroppo sta come sempre a noi cercare di risolvere nel migliore dei modi difficili e delicati problemi creati da altri. Intendo farlo, ma non con toppe peggiori del buco.
IL SINDACO
Maurizio Bruno