Dopo le dimissioni a sorpresa dello scorso 5 gennaio, con contestuale rinvio di ogni commento a data da destinarsi, lo stato maggiore di quasi tutto il centrodestra oggi all’opposizione si è riunito questa sera nella saletta Leonardo di Castello Imperiali chiamando a raccolta stampa e aficionados. Forza Italia, Progetto per l’Italia, Idea per Francavilla e Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale hanno dichiarato ufficialmente guerra alla nuova amministrazione di Maurizio Bruno, indicandola come decisamente peggiore della precedente. Quella, per intendersi, di cui facevano parte anche Rifondazione comunista e Sinistra ecologia libertà e dalla quale era esclusa Area popolare – Nuovo centrodestra. Decisi a combattere duramente e a tutto campo il pastrocchio figlio di giochi di palazzo che, a loro dire, avrebbero messo in piedi il sindaco, il suo partito e quelli di Ncd, gli oratori Michele Iaia, Domenico Attanasi, Luigi Vitali ed Euprepio Curto, hanno anche espresso ideale vicinanza a chi nel tempo da certa politica ha preferito prendere le distanze: Anna Maria Padula, Roberta Lopalco, Stefano Voccoli e Gerardo Trisolino. Donna e uomo del giorno, poi, Paola Andriulo, che proprio stamattina si è dimessa dal Consiglio comunale, e Oronzo Incalza, nei cui confronti è stato avviato un procedimento di decadenza dallo scranno a causa delle troppe assenze ingiustificate. Lo stesso Incalza è ora protagonista di un hashtag – di fatto lanciato da Vitali – che ha cominciato a circolare sui social: #iostoconoronzoincalza.
Ad aprire gli interventi è stato Michele Iaia (Fdi-An):
«Il cosiddetto Bruno-bis sancisce il patto della metamorfosi e ufficializza il tradimento dell’elettorato poiché quella maggioranza che oggi governa non è la stessa espressa dal popolo, ma testimonianza del fallimento e dello squallore, del tirare a campare e del galleggiamento continuo in questi 18 mesi da parte del sindaco. Non esiste alcun tipo di programmazione e l’unico reale obiettivo sembra quello di vivere alla giornata, di sopravvivere: nessuna prospettiva per la città e una moltitudine di problemi di natura tecnica e politica. Ciò che ora noi ci proponiamo è invece informare la gente di quello che sta accadendo, di un’alleanza ibrida tra un Ncd innestato in una sinistra che ha il suo massimo esponente in un sindaco, anche segretario del Pd, che sta creando sconquasso non solo a Francavilla, ma in tutta la provincia. Avrebbe dovuto semplicemente dimettersi e ricandidarsi, sottoponendosi al giudizio dei cittadini. Crediamo che Bruno debba andare a casa nel più breve tempo possibile e che la città possa essere amministrata da persone dotate di competenza e di senso delle cose. Questa politica dei giochi di palazzo va condannata senza “se” e senza “ma”».
Secondo intervento per Domenico Attanasi (Idea per Francavilla):
«Perché siamo qui oggi? Perché siamo convinti e determinati, determinati a portare avanti con serietà il ruolo che gli elettori ci hanno affidato. Noi non abbiamo tradito il mandato elettorale, mentre Bruno che si presentò al loro cospetto brandendo falce e martello ha fatto esattamente il contrario. Decise di portarsi in anticipo sul palco dei comizi la sua futura giunta, sfruttando le figure e le storie personali di quelle donne e di quegli uomini, la maggior parte dei quali nel frattempo se ne sono andati a casa o ci sono stati mandati. Quattro assessori e due consiglieri comunali di allora oggi non ci sono più, un altro vogliono cacciarlo. Oggi è tutto stravolto, non esistono né etica politica e personale né rispetto della parola data. Si è assistito semplicemente a una fusione a freddo utile a conservare i numeri, nient’altro. Per non parlare, poi, di un’azione amministrativa caratterizzata dalla deficienza più assoluto. Oggigiorno la città è più sporca di ieri, le periferie sono più degradate, la zona industriale è al buio, questo palazzo non è diventato quel fulcro della cultura di cui si blaterava in campagna elettorale. Si è badato finora soltanto all’ordinaria amministrazione, a una piccola manutenzione peraltro spesso realizzata in maniera approssimativa e inconcludente. In quanto al contributo che potrà apportare Ncd, non ho dubbi: non c’è da aspettarsi nulla. In campagna elettorale ricordo che da parte loro non ricordo neanche un contributo programmatico che fosse uno. Noi siamo contro i trasformismi e per il rispetto degli elettori, per questo non possiamo che fare tutto quanto in nostro potere perché prima o poi il corpo elettorale possa tornare liberamente a esprimersi».
Successivamente è stata la volta dell’ex senatore e commissario provinciale Udc Curto (Progetto per l’Italia)
Innanzitutto intendo esprimere piena solidarietà nei confronti del consigliere Oronzo Incalza, fatto oggetto dell’ennesimo atto illiberale del sindaco più antidemocratico che la storia di Francavilla ricordi. Bruno si presentò all’epoca come uomo del popolo, come un bravo ragazzo. Oltre a non avere alcuna competenza amministrativa, invece, è anche arrogante e con arroganza sta massacrando la città. Oggi Francavilla vanta, si fa per dire, la sinistra meno credibile, meno capace e più irresponsabile che si possa immaginare. E pensare che molte delle cose indicibili che loro stanno compiendo a suo tempo le attribuivano a quelle amministrazioni che furono nostre, ma che mai raggiunsero simili livelli di pressappochismo e tracotanza. Ma credo che a questo punto sarà la magistratura a darne contezza a tutti. Ci sono tre strade, oltre a quella politica, che ho deciso di percorrere: la prima è rappresentata l’Anac (Autorità anticorruzione), seguita da Corte dei Conti e Procura della Repubblica. Può un sindaco chiedere di sospendere le ispezioni a carico di un esercizio commerciale solo perché i gestori di quell’esercizio sono amici suoi? Noi non ci siamo mai permessi di fare una cosa simile! Noi conosciamo e ammettiamo gli errori commessi in passato e non li faremo più. In quanto all’alleanza con Ncd, ritengo che questo sia un partito sleale, inguardabile a ogni livello, ma qui a Francavilla è ancora peggio che altrove. Può il segretario di un partito vincolare la posizione del partito stesso a quello che deciderà di fare il suo consigliere? (il riferimento è alla vicenda Incalza) E allora noi vogliamo continuare a raccontare tutto questo a tutti quei cittadini, e sono tanti, che vogliono che Bruno e i suoi vadano a casa e abbiamo l’obbligo di farci trovare pronti quando questo giocattolo si romperà».
Chiusura affidata all’ex onorevole e coordinatore regionale del partito Vitali (Forza Italia)
«Io non mi scandalizzo certo dell’accordo, ognuno ha i suoi principi, la propria coerenza e assume le condotte di conseguenza. Ognuno ha il rispetto che crede. Io m’indigno e anzi denuncio pubblicamente tempi e modi di quell’accordo scellerato: un accordo che non è stato fatto alla luce del sole e che è stato partorito prima del turno di ballottaggio. Ed ecco un altro favore fatto a Ncd, il primo era la modifica del piano farmacia, ma altri ancora ce ne saranno di qui in avanti… Noto come in questi 18 mesi non ci sia mai stata autocritica da parte di questo sindaco. La consigliera Andriulo si è dimessa, le sue dimissioni valgono più di un comizio, e Bruno che fa? Scrive su facebook della Tari. Incalza passa dalla maggioranza all’opposizione e poi, siccome non vuole tornare in quella maggioranza, che fanno? Lo vogliono punire. E poi, che dire di una sinistra che oggi non si vergogna di fare accordi e oggi va a braccetto con proviene dalla destra fascista o da Casapound? Per non parlare degli esponenti di quella destra che oggi vanno d’amore e d’accordo con questa sinistra… Mandare a casa il vecchio, è stato detto. Ma quale vecchio? Noi chiediamo quindi con forza a Bruno di dimettersi entro febbraio, di modo che si faccia in tempo a votare a maggio e nonostante noi siamo ancora in una fase organizzativa: rimetta tutto in discussione, faccia l’accordo con Ncd alla luce del sole e chieda il consenso. ma so già che non lo farà. Siccome è un cultore del dialetto, io definirei Bruno come un sindaco-“fajoni”. La nostra opposizione sarà intransigente, senza cinguettii e senza sconti, seria e inflessibile, ma soprattutto limpida, cristallina». Ha poi espresso massima solidarietà a Incalza, invitando i più giovani a lanciare un hashtag tipo #iostoconoronzoincalza, #iosonooronzoincalza, ecc.
Alla conferenza stampa, oltre che i Conservatori e Riformisti di Romeo Lippolis, non era presente neppure il consigliere di Forza Italia Antonio Andrisano, il quale si è giustificato così: «Un impegno professionale improrogabile mi ha purtroppo impedito di presenziare».