L’altro ieri (martedì 12 gennaio) è stata protocollata in Comune a Francavilla Fontana un’istanza di apertura del procedimento di decadenza nei confronti del consigliere comunale Oronzo Incalza, eletto in quota Pd, poi passato nelle fila di Ncd e forse destinato a dichiararsi indipendente o a dimettersi. Autore della richiesta è il primo dei non eletti in quota Pd Giuseppe Giacovelli, che contesta a Incalza il fatto di essersi assentato ingiustificatamente per più di tre volte dalle sedute delle assise. Nel frattempo, però, Giacovelli otterrà comunque il suo scranno a seguito delle dimissioni rassegnate proprio questa mattina dalla collega democratica Paola Andriulo.
Tornando all’ipotesi decadenza, ora la presidente dell’Assemblea, Maria Passaro, dovrà istruire il procedimento e darne comunicazione al diretto interessato, cui saranno concessi almeno 20 giorni di tempo per difendersi. Dopo di che, la questione sarà portata comunque in Consiglio e sottoposta al parere, oltre che al voto, degli altri componenti il consesso. Si dice all’oscuro della faccenda, intanto, il segretario Ap-Ncd Mimmo Bianco, contattato telefonicamente: «Lo apprendo solo ora e non mi sbilancio sulla posizione del nostro partito, di sicuro ne parleremo con Incalza in attesa di sapere quale sarà in futuro la posizione nei confronti di Ap».
Qui di seguito la procedura prevista in casi del genere dall’articolo 22 commi 3 e 4 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale:
3. I Consiglieri comunali che non intervengono alle sessioni in generale per tre volte consecutive senza giustificato motivo sono dichiarati decaduti con deliberazione del Consiglio comunale. A tale riguardo, il Presidente del Consiglio comunale, a seguito dell’avvenuto accertamento dell’assenza maturata da parte del consigliere interessato, provvede con comunicazione scritta, ai sensi dell’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, a comunicargli l’avvio del procedimento amministrativo. Il Consigliere ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze, nonché a fornire al Presidente eventuali documenti probatori, entro il termine indicato nella comunicazione scritta, che comunque non può essere inferiore a giorni venti, decorrenti dalla data di ricevimento. Scaduto quest’ultimo termine, il Consiglio esamina ed infine delibera, tenuto adeguatamente conto delle cause giustificative presentate da parte del consigliere interessato.
4. La surrogazione dei Consiglieri decaduti o rimossi dalla carica ha luogo nella stessa seduta nella quale viene dichiarata la decadenza, previo accertamento dell’insussistenza di condizioni di ineleggibilità od incompatibilità per il soggetto surrogante.