“Una definizione politica della nuova Giunta nominata da Maurizio Bruno? ‘Giunta dell’imbroglio?”.
Non usa mezzi termini l’ex senatore Euprepio Curto nell’inviare messaggi al vetriolo al nuovo esecutivo che affiancherà Maurizio Bruno nel tentativo, non semplice, di porre una toppa alla presa di distanze di Rifondazione comunista e di Sel.
Curto poi prosegue: “Certo che è la Giunta dell’imbroglio. Dell’imbroglio consumato da Ncd nei confronti degli alleati della primavera del 2014. Dell’imbroglio consumato dal Pd e dal suo sindaco nei confronti di Sel e di Rifondazione comunista. Due imbrogli politici che gridano vendetta. Adesso siamo noi ad attendere l’ultima mossa: che i due imbroglioni si imbroglino tra loro ”.
“Mi è stato pure chiesto – ha proseguito Curto – un parere sulla qualità della Giunta. Ho risposto che, ad eccezione di Bruno e Galiano, conosco poco gli altri per poter esprimere un parere obiettivo sul loro spessore politico-amministrativo. Su Bruno, invece, ho detto che non intendevo dilungarmi, avendolo espresso, tale parere, molto negativo, in più occasioni e circostanze. Mentre su Galiano ho asserito di essere convinto che sarà capace di elevare il livello dell’esecutivo fornendo lo stesso apporto quantitativo e qualitativo assicurato in diciotto mesi alle Commissioni (di una è stato Presidente, e in molti abbiamo pensato fosse stata soppressa…) e al Consiglio….”.
“D’altronde – ha continuato Curto – non vi sono aspetti politici significativi sui quali indirizzare analisi e valutazioni. La modestia politica di questa intesa è talmente impressionante da lasciare spazio solo a valutazioni (negative) sul comportamento degli uomini che ne sono stati protagonisti. Ovverosia, sulla slealtà di chi tradì Domenico Attanasi già al primo turno: argomento che affronterò per l’ultima volta in Consiglio comunale, facendo una volta per tutte nome e cognome di chi ( “autorevole” esponente Ncd) ebbe a confermarmi essere nel giusto quanto asseriamo da tempo. Oppure sull’ambiguità personale e politica di chi, nel mentre partecipava agli incontri della opposizione, tesseva le fila dell’intesa con il Pd”.
“Uno squallore – ha concluso Curto – che per quanto mi riguarda non rimarrà privo di conseguenze politiche”.