Dipende dal Partito democratico, che questa sera farà un ulteriore passaggio interno per mettere a posto gli ultimi dettagli. Dopodiché, presumibilmente domani, con un giorno di ritardo rispetto all’ultimatum che nei giorni scorsi aveva lanciato il sindaco, potrà vedere la luce la giunta Bruno-bis. Sostanzialmente, un bicolore Pd-Area popolare (ex Ncd) supportato in Consiglio comunale anche da Noi ci siamo. Fuori, invece, Sinistra ecologia libertà e Rifondazione comunista, che avrebbero preferito proseguire lungo il percorso originario del “Patto per il cambiamento” siglato nel 2014. Sel avrebbe gradito l’esclusione di Ap dal nuovo esecutivo, mentre il Prc in aggiunta chiedeva il ritiro del bando ex Cerin (il casus belli della crisi politico-amministrativa tuttora in corso).
Ma Ap ci sarà e, a quanto pare, otterrà due assessorati. Uno sembra già destinato al capogruppo Luigi Galiano, al cui posto nelle assise entrerà il primo dei non eletti Ncd Dario Mancino, che farà gruppo con Giuseppe Cavallo e forse Oronzo Incalza. Da definire ancora il secondo assessore, che potrebbe essere una donna.
Il terzo posto a disposizione – tra quelli abbandonati prima di Natale da Roberta Lopalco, Stefano Voccoli e Gerardo Trisolino – sarà indicato direttamente dal primo cittadino e comporterà anche l’attribuzione della delega di vicesindaco. A quest’ultimo proposito è tornato a circolare con una certa insistenza, dopo le smentite degli ultimi giorni, il nome di Concetta Somma, figlia del partigiano Antonio, sindacalista di lungo corso ed ex assessore provinciale nella giunta di Michele Errico (fino al 2009).
Se fosse così, Somma subentrerebbe in toto nelle deleghe che erano di Trisolino. Sulle altre si discute ancora e di questo si parlerà stasera nel corso dell’incontro dello stato maggiore dei democratici. I rami amministrativi più importanti e quasi nevralgici (Urbanistica con la grana Pug, Ambiente ed ecologia) dovrebbero rimanere saldamente nelle mani del Pd.