Non è stato semplice districarsi nel mare magnum del Web, ma alla fine gli agenti della Stradale di Brindisi, diretti dal vice questore Pasqualina Ciaccia, sono riusciti a risalire all’identità del gestore di un sito sul quale erano commercializzare componenti d’auto – spesso di grossa cilindrata e in qualche caso persino di lusso – rubati, così come presumibilmente i veicoli da cui erano smontati. Le indagini della polizia sono partite circa un mese fa, quando su un’Audi A4 era stata trovata un centralina che, a dire del proprietario della berlina tedesca, era stata acquistata online. Nel corso dei successivi controlli, anche grazie all’ausilio dei colleghi della Postale, i poliziotti hanno scoperto che quella centralina era stata asportata da un’auto francese e che francese era anche J.H. – tuttora irreperibile – responsabile della vendita illecita e dunque anche del giro di ricettazione. Non si tratta purtroppo di un caso isolato: capita spesso, a quanto pare, che le vetture oggetto di furto siano smontate e i pezzi finiscano sul mercato nero della Rete, a volte dopo aver valicato i confini nazionali. Per questo la Stradale consiglia di prestare particolare attenzione all’affidabilità dei portali che si occupano di commercializzare merce simile.