La mula è messa cuocere da giorni, a fuoco lento. Così che per il giorno della Befana massimo, Partito democratico e Area popolare di Francavilla Fontana possano trovarne nella calza almeno un pezzo ciascuno e formare la nuova giunta dopo le defezioni, nei giorni scorsi, degli assessori Roberta Lopalco, Stefano Voccoli e Gerardo Trisolino. Stasera si riunirà lo stato maggiore di Ap e dunque emergerà la posizione ufficiale degli ex Ncd, guidati dal segretario Mimmo Bianco. Non è un mistero che l’alleanza con i democratici si potrebbe fare. Ma in che termini?
Un punto fermo e imprescindibile è l’entrata nell’esecutivo del capogruppo Luigi Galiano, non si sa ancora se con i galloni di vicesindaco – quelli portati fino a qualche giorno addietro da Trisolino – o da semplice assessore. E cosa ne sarà degli altri due posti liberi? Uno è sicuro appannaggio del sindaco Maurizio Bruno, che dovrà indicare chi – preferibilmente una donna – sostituirà Lopalco nel delicato compito di delegato/a all’Urbanistica o, se si preferisce, al Pug. Di certo, per ora, c’è che sarà un o una professionista: architetto, al limite avvocato. Diverse sarebbero le idee in campo, ma riserbo estremo sui nomi dei papabili.
Resta un assessorato da assegnare, dunque. E la partita si giocherebbe proprio qui. Se Galiano dovesse essere insignito anche della delega di vicesindaco – cosa probabile, perlomeno secondo prassi consolidata – difficile che ad Ap possa spettare anche un altro assessorato. Se così non dovesse essere, si ipotizza un’indicazione esterna (per esterni s’intendono anche i non eletti in Consiglio comunale) in quota Ap. Anche in questo caso corsia preferenziale per una quota rosa.
C’è inoltre da capire quale potrà essere la portata del sostegno dei popolari nelle assise. Con Galiano assessore, il suo scranno passerebbe a Dario Mancino (primo dei non eletti nelle fila di Ncd) la cui affidabilità non sarebbe in discussione. Discorso diverso per Giuseppe Cavallo e Oronzo Incalza, con quest’ultimo che – come si ricorderà – qualche mese fa lasciò polemicamente proprio il Pd e non le mandò a dire al primo cittadino Bruno. Da annotare – ed è agli atti – come Cavallo e Incalza non siano tra i più assidui frequentatori del Consiglio e, di conseguenza, come nel caso di loro assenza la nuova maggioranza Pd-Ap-Noi ci siamo potrebbe comunque capitolare. Nodi, questi, che Ap affronterà questa sera nel corso del direttivo allargato anche alla segreteria provinciale e a quella regionale.
Dopodiché, domani, le delegazioni trattanti delle forze politiche coinvolte siederanno intorno a un tavolo e tenteranno di trovare la quadra. Bruno, stanco di questa situazione e per sua stessa ammissione un po’ stressato, intende chiudere nel primo pomeriggio e subito dopo comunicare la nuova squadra di governo. Qualcuno dice: molto meno di sinistra, ma molto più realpolitik.
Intanto, le opposizioni di centrodestra – nuovamente unite – annunciano per la mattinata di domani (ore 10) una conferenza stampa con oggetto proprio la crisi politico-amministrativa. I segretari di Forza Italia, Rocco Caforio, di Progetto per l’Italia, Gianfranco Taurisano, di Fratelli d’Italia, Michele Iaia, e di Idea per Francavilla, Domenico Attanasi, annunciano la ferma intenzione di dare battaglia. Con ogni probabilità, chiederanno le dimissioni di Bruno.