Si riceve e pubblica:
Anche quando il celeberrimo Rino Formica definiva la politica “sangue e merda”, nei politici di allora continuava ad essere presente un certo senso del pudore. Oggi, tolto il sangue, e venuto meno il pudore, resta la sensazione di disgusto che emerge, ormai quasi quotidianamente, da un dibattito politico in cui anche chi riveste ruoli istituzionali di un certo rilievo a tutto contribuisce, meno che a rendere l’aria (politica) un po’ meno nauseabonda e un po’ più responsabile.
Ciò premesso, va evidenziato che il Consiglio comunale di ieri aveva da affrontare non una, ma due Questioni. Certamente quella legata alla salvaguardia di tutti (dico tutti!) i lavoratori ex Cerin, quanto meno per un motivo: è francamente ignobile privare del posto di lavoro chi quel lavoro lo svolge da più di dieci anni. Ed ogni azione a ciò finalizzata non può che essere definita che in un sol modo: atto di banditismo politico. Non mi sfugge il fatto che la cosiddetta clausola sociale non può, per alcuni versi, avere contenuto obbligatorio ma negoziale. Ma è proprio questo il motivo per cui in Consiglio comunale ho ribadito che la salvaguardia di quei posti di lavoro dipende esclusivamente dalla volontà politica dell’Amministrazione Bruno. Una volontà che evidentemente non c’è, al di là dei goffi tentativi di Bruno di far credere il contrario.
La seconda, di assoluto rilievo, è legata alla solare illegittimità di un bando che, mentre sotto l’aspetto formale definisce l’attività ivi contenuta come mero “supporto”, di fatto esternalizza il servizio in totale violazione della normativa vigente che in tal caso impone alle società partecipanti l’iscrizione all’Albo nazionale dei Concessionari.
Nel corso dei lavori de Consiglio comunale, numerosi sono stati i miei personali tentativi di spostare il dibattito sul merito della questione, ma dalla maggioranza non si è alzata alcuna voce idonea ad un serio dibattito. Ed è questo il motivo per cui la settimana prossima invierò un quesito, inerente appunto alla illegittimità del bando,all’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Resta il fatto politico legato alla posizione assunta in Consiglio comunale dal Nuovo Centro Destra. Non intendo aggiungere anche la mia voce critica a tutte le altre che, giustificatamente, hanno espresso indignazione per le risultanze del voto e mi limiterò ad una preghiera e ad una proposta. La preghiera è volta a chiedere sommessamente, a chi ha da giustificare una particolare posizione politica a rispettare sempre l’intelligenza altrui. La seconda, indirizzata a tutte le forze politiche che sabato scorso si sono incontrate presso Forza Italia, ad attivarsi per un nuovo e definitivo incontro.
Non vivo sulla luna, ma, se vogliamo ridare dignità alla Politica, facciamo in modo che le alleanze vere o presunte, si formino e si sciolgano nelle sedi competenti, e non sui social o sui media.
Che poi tutto ciò possa servire o meno, è un altro discorso. Ma utile ad evitare imbarazzanti alibi, questo sì!
Avv. Euprepio Curto
Progetto per l’Italia