Quando, ai tempi dell’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo della Corte, il comandante Antonio Cito giunse a Francavilla Fontana, il ragioniere Antonio De Franco fu tra i suoi principali detrattori. Tale è restato anche dopo e anche quando primo cittadino è diventato Maurizio Bruno, a capo del centrosinistra appoggiato anche da De Franco, collocato politicamente nel movimento “Noi ci siamo”.
Una contrarietà mai sopita e sfociata, come peraltro spesso accaduto, in diverse invettive su facebook, strumento da cui il ragioniere e sindacalista sferra un giorno sì e l’altro pure sue invettive e opinioni personali, personalissime. Così, il 21 settembre 2014, nell’ambito di una discussione sul celebre social scrisse, tra le altre, queste parole: «…, ma la volontà del responsabile – il comandante pregiudicato – di lavorare un pochino di più per far uscire il permesso provvedendo d’urgenza a quanto necessario”.
Cito lo querelò e lo scorso primo dicembre il pubblico ministero Giuseppe De Nozza l’ha citato direttamente a giudizio per diffamazione aggravata. De Franco, difeso dall’avvocato Marcello Di Summa, del foro di Brindisi, dovrà quindi nuovamente difendersi da quest’accusa dopo essere stato condannato pesantemente al termine di un processo analogo contro gli ex parlamentari Euprepio Curto e Luigi Vitali.
E, infatti, gli è stata contestata anche la recidiva reiterata e infraquinquennale. Cito, per parte sua, si è riservato di costituirsi parte civile per il tramite dell’avvocato Nicola De Fuoco del foro di Bari. La prima udienza è stata fissata per il 18 maggio 2016 dinanzi al giudice Angelo Zizzari del Tribunale di Brindisi.