Curto: «Nel 2016 Tari-salasso per i francavillesi: aumenterà del 34%»

Euprepio Curto, consigliere comunale Progetto per l'Italia
Euprepio Curto, consigliere comunale Progetto per l’Italia

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Ancora una volta l’A.C. di Francavilla Fontana, lungi dal prendere atto dei propri fallimenti, si affida alla buona sorte per mettere una toppa agli errori grossolani con cui sta caratterizzando l’infausta stagione del centrosinistra nella città degli Imperiali.

Fino a ieri Bruno e le sue teste d’uovo avevano confidato sulle proprietà salvifiche della Legge di Stabilità. Oggi, vista l’impraticabilità di quella ipotesi, affidano la risoluzione della gran babele cui si assiste, per loro esclusiva colpa, sulla questione Tari ad un presunto, ma per niente scontato, pronunciamento favorevole da parte degli organi della Giustizia Amministrativa (Tar).

In qualsiasi caso, anche l’ultimo goffo tentativo di Bruno di far luce sul tema conferma ciò che da tempo, e non da solo, sostengo: il livello di incompetenza e di supponenza di questa A.C. è semplicemente imbarazzante. Il perché è presto detto.

Se è vero che la Tari non può mai essere finanziata da entrate diverse dalla Tari stessa, è pur vero che il 17 per cento di aumento deliberato fuori tempo massimo resta al momento illegittimo. E siccome, almeno fino ad ora, non si è in presenza di alcun provvedimento da parte del TAR, l’illegittimità dell’aumento resta.
Domanda: quali le ragioni giuridiche che hanno spinto l’A.C. ad intimare ai francavillesi che “la Tari va versata entro il 16 dicembre, altrimenti scatteranno le inevitabili sanzioni?”. Di certo si è di fronte ad un atteggiamento vessatorio, arbitrario e arrogante, peraltro in aperto contrasto con i principi generali contenuti nello Statuto dei diritti del contribuente.

Ma non è tutto, in quanto nel comunicato l’A.C. assume alcune posizioni che definire demenziali è mero eufemismo. Innanzitutto dichiara che “Se le nuove tariffe dovessero essere giudicate illegittime, la differenza versata in eccesso sarà restituita con accredito sulla Tari 2017”. Ok. Ma, se così dovesse essere, nel 2017 ci sarebbe un consistente minore introito. Motivo per cui ci sarebbe da chiedersi dove Bruno andrebbe a reperire per quell’anno le dovute risorse. Per caso aumentando la Tari del 34 per cento?
Quindi, smentendo quanto immediatamente prima asserito, dichiara che “Se l’eventuale cancellazione delle nuove tariffe dovesse realmente crearsi un disavanzo nei conti, questa discrepanza sarà semplicemente ripianata nel 2016 recuperando i mancati introiti“. Come? Aumentando fino al 34 per cento la tariffa Tari!

Un autentico salasso per i francavillesi, dovuto esclusivamente alla incompetenza dell’attuale Amministrazione Bruno.

Avv. Euprepio Curto

Consigliere comunale “Progetto per l’Italia”

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