Il Comune di Oria accoglie i beni confiscati ai Bruno, ora si pensa a cosa farne

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, il Comune di Oria ha ufficialmente “accettato” all’unanimità dei presenti parte dei beni confiscati alla famiglia Bruno a seguito dell’operazione Canali del 2008 e poi destinati, oltre che a Oria, anche a Torre Santa Susanna, Mesagne e San Pancrazio Salentino. Come si ricorderà, Oria e Torre, a ottobre, avevano preso tempo prima di dare l’ok all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Lo step successivo sarà decidere cosa farne. Diverse le ipotesi in campo, anche se la più percorribile sembra quella di affidarne la gestione alla cooperativa Terra di Puglia-Libera Terra che si occupa, per l’appunto, di “ripulire” e far fruttare i terreni sottratti alle mafie facendovi lavorare soggetti socialmente svantaggiati come, per esempio, chi abbia avuto problemi con la giustizia. Un affidamento che potrebbe riguardare anche gli altri tre Comuni. Durante le assise dell’altro giorno, sull’argomento ha relazionato il vicesindaco Egidio Conte.

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