Il generale di divisione dell’esercito Camillo De Milato, originario di Francavilla Fontana, è stato nominato sub-comissario prefettizio di Roma Capitale dal prefetto Francesco Paolo Tronca, che ha preso il posto del dimissionario e poi sfiduciato sindaco Ignazio Marino. L’imminente Giubileo richiede grandi competenze e il francavillese, orgoglioso delle sue radici – tant’è vero che co-fondatore dell’associazione Francavillesi in Nord Italia – fa al caso di Roma e dell’Italia.
Classe ’52, sposato con due figli, De Milato è a tutti gli effetti una figura d’élite delle forze armate nazionali. Due lauree, una Scienze strategiche e l’altra in Scienze delle relazioni internazionali conseguite presso le università di Torino e Trieste, vanta anche un master di II livello. Numerosi i corsi frequentati e le qualifiche da lui ottenute anche in ambito internazionale.
La sua attività di comando comincia alla scuola militare “Nunziatella” di Napoli. Seguono la guida del 4° Gruppo artiglieria “Pusteria” del presso il Corpo d’armata alpino di Trento e quella del Reggimento artiglieria a cavallo di Milano. Ufficiale di staff, ha prestato servizio presso lo Stato maggiore dell’esercito a Roma e presso il Comando di corpo d’armata Nato di reazione rapida a Solbiate Olona (Varese), prima capo divisione, poi capo di stato maggiore. Dal 2006 al 2012 è comandante regionale dell’esercito Lombardia con sede a palazzo Cusani in quel di Milano. Incarico diplomatico per lui quale addetto militare aggiunto presso l’Ambasciata italiana in Turchia, ad Ankara.
Diversi gli altri incarichi all’estero, come per esempio in Kossovo, a Pristina, dove per l’Osce ha diretto il Centro operativo interforze delle elezioni per garantire la sicurezza della prima tornata elettorale kosovara (ottobre 2000). A seguito di quest’ultimo incarico ha ricevuto la Croce d’argento al merito dell’esercito. Ma tra le onorificenze di cui può fregiarsi rientra anche la Medaglia mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare, quella di commendatore al merito della Repubblica italiana, la medaglia d’oro per lungo periodo di comando, quella di commendatore con spade dell’Ordine melitense del Sovrano Ordine di Malta, di Cavaliere di merito con placca del Sacro militare Ordine costantiniano di San Giorgio e di grand’ufficiale dell’Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro. Grazie alle alte professionalità ed esperienza acquisite nella sua lunga carriera militare – con 12 comandi Nato – è stato chairman e relatore in numerosi tra seminari e riunioni internazionali.
Oltre all’esercito, ha dedicato e dedica particolare attenzione all’associazionismo in ambito culturale e al Sociale. Ha ottenuto anche in questi ambiti prestigiosi riconoscimenti e ricopre tuttora importanti incarichi, tra i quali quello di presidente della Fondazione asilo Mariuccia e di membro del Collegio dei probiviri della Federdistribuzione.
Ora lo attende l’ennesima sfida: rendere sicura la capitale e la sua nazione che si apprestano a vivere il primo Giubileo ai tempi dell’Isis.