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I carabinieri contro il lavoro irregolare: raffica di controlli, denunce e multe

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Due settimane intense di controlli per contrastare il fenomeno dell’occupazione irregolare da parte dei carabinieri dipendenti dal comando provinciale di Brindisi in collaborazione con i colleghi del Nucleo operativo ecologico di Lecce e dell’Ispettorato del lavoro: 32 le ditte controllate, oltre 11mila euro le sanzioni amministrative, nove le persone denunciate a piede libero, 113 lavoratori identificati dei quali sei in nero (due gli stranieri).

Gli obiettivi del servizio sono stati quelli di reprimere lo sfruttamento della manodopera e di accertare la corretta applicazione delle normative sulla tutela delle persone e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le verifiche si sono concentrate in modo particolare sui cantieri edili, dove è più facile, per via dei rischi connessi all’attività, che occorrano incidenti. Ma attenzione è stata prestata anche ad attività commerciali e imprese industriali.

La maggior parte delle violazioni riscontrate hanno riguardato la sicurezza negli ambienti di lavoro, in particolare l’omessa predisposizione della cassetta di pronto soccorso obbligatoria, l’omessa installazione delle protezioni obbligatorie, l’omessa sorveglianza sanitaria, l’omessa predisposizione di protezioni “alta quota” (per i lavori eseguiti su impalcature).
All’interno di un’attività commerciale, gestita da un cittadino di origine asiatica, è stata riscontrata la presenza di numerose telecamere di controllo installate senza l’accordo previsto con le rappresentanze sindacali, nonché la presenza di un lavoratore in nero e la violazione di più norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Durante il controllo a una lavanderia industriale si è proceduto al sequestro dell’area poiché è stato accertato che le macchine operatrici sversavano le acque prodotte direttamente nel sistema fognario.
Infine, durante il controllo a un cantiere edile a San Vito dei Normanni è stato riscontrato che la ditta non aveva predisposto le protezioni di sicurezza del solaio dell’impalcatura con evidenti rischi anche per i cittadini.

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