«Almeno fino allo scorso anno ci hanno convocato, per questo Natale neanche quello». Non ci sta Tani Roma, presidente della compagnia teatrale “Sipario” di Francavilla Fontana, che si sente mortificato come il resto delle associazioni che, da anni e con sacrificio, movimentano il panorama culturale della città. Associazioni che, stando a quanto sostiene Roma, tra le altre cose ex assessore provinciale, rischiano di rimanere del tutto tagliate fuori dal modus operandi dell’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Bruno: «Quasi che gli assessori fossero degli incapaci – sostiene – si è deciso di affidare l’organizzazione del programma al Comitato festa patronale: ma che c’entra il Comitato con il Natale? Ma non finisce qui: non solo le associazioni non sono state convocate, a differenza degli anni passati, ma in alcuni casi sono state addirittura mortificate».
«Mortificate in quanto è stato loro riferito – prosegue il presidente di “Sipario” – che quest’anno in sostanza non potranno ottenere alcun contributo da parte dell’amministrazione a causa della fatturazione elettronica: siccome le associazioni non possono emettere fattura, sono di fatto estromesse dal cartellone eventi».
«Una cosa assurda – spiega Roma – dato che per legge le associazioni sono tenute a emettere ricevuta fiscale, senza che questo possa in alcun modo arrecare un qualsivoglia tipo di pregiudizio ad alcuno, enti pubblici compresi: a pensar male si fa peccato, ma io ho il sospetto che quella della fatturazione elettronica sia solo una scusa per togliersi sbrigativamente di torno una moltitudine di richieste e affidarsi, per contro, al brokeraggio culturale».
Ma c’è di più: «Mercoledì, a quanto pare, sarà presentato un programma che prevede l’esibizione di giocolieri, bande e altro tutti di fuori Francavilla…. Un modo come un altro per penalizzare la creatività locale, per ignorare il confronto con in soggetti del territorio e per rischiare di sopprimere quello spirito collegiale e di collaborazione tra associazioni e amministrazione pubblica che fortunatamente fino a oggi non era mai mancato: eppure noi di “Sipario”, tanto per fare un esempio – continua il presidente – lo scorso anno abbiamo portato in scena diversi spettacoli completamente a nostre spese poiché, ci era stato detto, non c’erano soldi… Oggi scopriamo che probabilmente qualcosa c’è – conclude, amaro – ma si preferisce destinarlo alle società anziché a chi, con impegno e passione, a prescindere dal lucro, mantiene viva la cultura nella Città degli Imperiali e, anzi, esporta anche fuori dai confini comunali e regionali il buon nome di Francavilla».