Figura anche la “diffusione dolosa o colposa” della malattia tra le ipotesi di reato al vaglio della magistratura brindisina che ha avviato un’inchiesta a carico di ignoti sull’epidemia del batterio Xylella in Salento. Questa mattina i carabinieri del nucleo investigativo di Brindisi, su disposizione del sostituto procuratore Antonio Costantini, si sono recati negli uffici del settore Agricoltura della Regione Puglia sia a Bari che a Brindisi. E lì hanno acquisito documenti utili alle indagini. Tra questi, gli elenchi dei terreni nei quali sarebbe stato individuato il batterio killer degli ulivi. Sempre in mattinata il comitato spontaneo di Torchiarolo “Uniti si può” (#unitisipuo) ha presentato in Procura un esposto sul caso Xylella per omissione di atti di ufficio, danneggiamento aggravato di beni diffusi del paesaggio e del patrimonio agricolo monumentale, diffusione dolosa o colposa di malattia delle piante e danneggiamento doloso o colposo di alberi d’ulivo.
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Tra sfilate, architettura e metro che scompigliava i capelli, il viaggio nella città frenetica e affasciante della moda, promosso dalle docenti delle discipline professionalizzanti e