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Bungaro replica a Garganese: «Il prof sgarbato smentisce anche se stesso»

Dopo lo scambio di colpi di ieri, Mimmo Bungaro, consigliere comunale di Francavilla Fontana in quota Fi, controreplica all’assessore Vincenzo Garganese riguardo lo spostamento di numerosi uffici comunali da via Barbaro Forleo a castello Imperiali:

Mimmo Bungaro
Mimmo Bungaro

«Quello che dà fastidio all’intellettuale è la realtà», esordisce Bungaro, che continua: «Dalla risposta disunita dell’intellettuale e neoassessore “per le quattro stagioni” Vincenzo Garganese noto, con impalpabile rammarico, che si è subito adeguato al clima politico ed espressivo di questa amministrazione. Evidentemente il buon professore è stato folgorato sulla via di Damasco subito dopo nomina ad assessore, senza avere avuto un minimo di consenso. Ma il neoassessore Garganese non era l’anima critica che, fino ad un mese fa, disapprovava energicamente l’attuale amministrazione? Anche in questo caso non c’è da meravigliarsi… Eppure l’intellettuale-professore-assessore dovrebbe sapere che ad un attacco politico duro ma composto bisognerebbe replicare, se si è capaci di farlo, con pareri politici altrettanto composti!

«Del resto – prosegue il consigliere – come direbbe Calabbò “paru porta paru…”. Io mi aspettavo una replica composta ma soprattutto convincente. Invece l’assessore alla Cultura e alla “biblioteca mobile” ci ha giustificato la scelta dell’Amministrazione comunale dicendo: “Gli spostamenti degli uffici nel castello e della biblioteca in via Barbaro Forleo hanno carattere provvisorio e temporaneo e si rendono necessari per consentire che Francavilla si doti e diventi un centro pulsante della vita culturale”. A questo punto mi verrebbe di rivolgere all’interessato una domanda: ma l’attuale assessore Garganese non è la stessa persona che a giugno 2012 insieme a qualche altro intellettuale e attuale assessore dichiarava sul quotidiano di Brindisi che il “Palazzo degli Imperiali, e non castello, doveva rimanere un grande e ricco contenitore culturale? E non era quella stessa persona che disapprovava le scelte dell’Amministrazione della Corte se avesse deciso di far tornare gli uffici nel simbolo architettonico della città degli Imperiali? Sul “provvisorio e temporaneo” poi stendiamo un velo pietoso. #CuraDiFosforo».

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