Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera inviata alla nostra redazione dal lettore Gianpiero D’Amuri. “Non bastavano le buche, i dissesti, le erosioni, i lavori dell’acquedotto per passare dai tombini alla fogna, ora i fili della banda larga questi ovviamente, per sotterrarli bisogna rompere il manto stradale, nei casi come quello in parola, in cui un’azienda privata operi su un bene pubblico comunale esistono degli accordi tra l’azienda e il Comune, come ad esempio definire una data entro la quale i lavori devono essere ultimati -tale data non si riesce a trovare-, domanda: a Francavilla si stanno effettuando le opportune verifiche in modo che alla cittadinanza venga garantito uno standard qualitativo di ripristino del manto stradale conforme alle prescrizioni?
I cittadini Francavillesi ritengono che il mancato ripristino del manto stradale sta creando reali inconvenienti alla circolazione di mezzi e quindi dei cittadini, non solo, tali lavori stradali non ripristinati suscitano una questione di sicurezza, – difatti esse rappresentano un pericolo per l’incolumità fisica -, ma dal momento che i costi della manutenzione del manto stradale gravano sulla cittadinanza, attraverso il pagamento della Tasi, ci pare alquanto opportuno e utile che ci sia qualcuno che controlli la bontà del ripristino stradale da parte dell’azienda privata. È chiaro che, per quest’ultimo caso, sappiamo dell’esistenza di una formula legale che prevede il completamento con il relativo tappetino di asfalto a totale carico della ditta, ci chiediamo se non sia il caso da parte del sindaco di investire la Polizia Locale con l’ausilio di un Tecnico del servizio Lavori Pubblici del Comune, per compiere un monitoraggio su alcune vie cittadine per verificare la regolarità dei lavori di ripristino secondo le prescrizioni previste dal Disciplinare Comunale sulla “Pianificazione della manutenzione stradale apertura e chiusura per posa cavi.
Per la verità più che un tappetino su queste importanti vie bisognerebbe intervenire con il rifacimento completo del manto stradale, al fine di garantire l’eliminazione del pericolo e della messa in sicurezza della sede stradale, in quanto, lo scavo costituisce – come già specificato – fonte di pericolo per i pedoni e dei veicoli in transito. Le eventuali irregolarità contrattuali rispetto alle prescrizioni indicate nell’autorizzazione dovrebbero essere sanzionate, così come imposto dal disciplinare tecnico comunale per la regolamentazione degli scavi e dei ripristini di strade in genere. Ogni anno sono diversi i pedoni e gli automobilistici che inviano istanze risarcitorie al Comune di Francavilla per i danni subiti a causa delle buche o dei dislivelli presenti nelle strade, questi casi hanno influito non poco sul bilancio comunale, (140.000 euro ca. nel solo 2014) risorse pubbliche queste, che a nostro avviso potevano essere impiegate per la stessa manutenzione stradale”.