Droga dal Nord Europa al Brindisino, ma non solo: 15 arresti – LA DIRETTA

procura di brindisi tribunale generica

I carabinieri del comando provinciale di Brindisi e i colleghi di Bologna hanno eseguito stamane 15 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, tra le quali anche quattro donne, che sono in concorso accusate a vario titolo di traffico e detenzione ai fini di spaccio di droga, rapina, ricettazione, porto e detenzione illegali di armi da fuoco, ricettazione e rapina in abitazione.  Quattro degli indagati sono di Oria, gli altri di Mesagne, San Pietro Vernotico e Torchiarolo.

L’indagine, culminata nei provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Brindisi ed eseguiti oggi dagli uomini dell’Arma, sono partite lo scorso primo agosto, quando i due coniugi Francesco Trisolini (51) e Johanna Theodora Patricia Van Heel (43, nazionalità olandese), fermati a Francavilla Fontana, erano stati trovati in possesso di 40 chili di cocaina abilmente nascosti in alcuni doppifondi dell’auto quale viaggiavano di ritorno dalla Germania e negli interstizi della stessa carrozzeria.

I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa presso la Procura di Brindisi che, a partire dalle 10,15, seguiremo in tempo reale per voi.
Sarà sufficiente aggiornare questo post per conoscere, minuto per minuto, nuovi particolari.

armi carabinieri
Le armi sequestrate dai carabinieri

 

+++ Ore 10,31 INIZIO CONFERENZA STAMPA

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Dott. Marco Dinapoli, procuratore capo Brindisi: Gli arrestati sono 15 più due altri indagati. Sette le donne. Delinquono a coppie. Tra le arrestate persino una 80enne poi rimessa in libertà. La più giovane ha invece 23 anni. Oria baricentro dell’intera attività. Dodici episodi di spaccio, due di ricettazione, quattro detenzione e porto abusivi di armi: tre pistole e due fucili. Tutto è partito da un sequestro di marijuana avvenuto lo scorso maggio in un’abitazione di Oria. Sarebbe potuta finire là, ma i carabinieri hanno voluto approfondire e hanno piazzato telecamere e microspie nelle abitazioni e nelle auto. Ad agosto il sequestro dei 40 chili: comprata a 36mila al chilo nel Nord Europa (Germania), la cocaina era venduta fino a 20 volte tanto. 403mila euro sono stati sotterrati in una casa, mentre la droga era stata scovata dal pastore tedesco Chan andato in pensione il giorno dopo. Tutto ruotava intorno alla stessa famiglia e l’organizzazione disponeva persino di una macchinetta conta-soldi. Dopo il sequestro del primo agosto, tutto è stato affidato a un amico che ha sotterrato il quasi mezzo milione di euro in alcuni bidoni sotto un pollaio. Stupisce il fatto che, nonostante avessero già pagato i 40 chili, disponessero comunque di 403mila euro. Le donne svolgevano ruoli-chiave. Quando il 51enne Francesco Trisolini fu arrestato, si accollò tutta la colpa e infatti la moglie olandese fu liberata. Dopo però si è scoperto che invece era pienamente coinvolta. Per nascondere soldi e droga, una madre ha fatto scavare la figlia più piccola di 14 anni. L’indagine è durata appena cinque mesi grazie a una stretta e proficua sinergia tra Procura e carabinieri.

+++ AGGIUNTE IN BASSO LE FOTO DEGLI ARRESTATI +++

Col. Nicola Conforti, comandante provinciale carabinieri Brindisi: Singolare l’asse Oria-Torchiarolo, che è stato possibile seguire grazie a indagini serrate e precise.

Cap. Nicola Maggio, comandante compagnia Francavilla Fontana: Gli indagati hanno dimostrato grande scaltrezza nelle telefonate. Chi si muoveva in Italia non portava con sé il cell, tanto che noi lo perdevamo per giorni. Nell’auto della compagna di un indagato abbiamo trovato un disturbatore di frequenze che serviva a bonificare i nostri strumenti. Chiamavano solo da cabine telefoniche, una volta a viaggio, per dire solo: «Ok, sto arrivando». Quindi noi abbiamo dovuto lavorare soprattutto sulle immagini delle telecamere. Il doppiofondo dell’auto in cui abbiamo trovato i 40 chili di sostanza non era il classico doppiofondo, ma era stato saldato e riverniciato così che il vano della ruota di scorta era impossibile da notare, e infatti c’è voluto il cane per fiutare la sostanza. Le armi erano nascoste nel materasso della nonna, mentre due abitazioni erano sorvegliate dagli stessi indagati con telecamere microscopiche e ben nascoste.

Ten. Roberto Rampino, comandante Norm compagnia di Francavilla Fontana: La famiglia. Quattro coppie, di cui arrestati tre donne (una indagata a piede libero) e quattro uomini. Tutto funzionava a coppie: Mileto e Perrone, coppia di amici della famiglia, maneggiavano i grossi quantitativi, mentre Maggi e Rogoli si occupavano della vendita al dettaglio. Poi c’erano Trisolini e sua moglie olandese. La donna di 80 anni è la madre di Trisolini ed era perfettamente consapevole dell’attività di famiglia: smontava le armi e le nascondeva (nel materasso): questo è successo quando gli indagati hanno capito di essere nei guai e le hanno chiesto una mano. Il pollaio sotto cui erano nascosti i 403mila euro era dotato di un allarme volumetrico.

+++ Ore 11.12 FINE CONFERENZA

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