I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Manduria, assieme ai colleghi del Nor di Fasano, hanno tratto in arresto il 42enne di Oria Giuseppe Mazza, accusato di aver preso parte alla rapina messa a segno ai danni di un’aziana ad Avetrana lo scorso mese di maggio, assieme ad altri tre complici. Tra loro il 39enne Luca Calò, anche lui di Oria, già arrestato la scorsa settimana. Giuseppe Mazza era sfuggito ai militari, lo scorso 17 ottobre, quando i militari della Compagnia di Manduria, con l’ausilio del personale della Stazione di Oria e di Avetrana, avevano individuato e catturarono Calò.
Da quel momento è partita una vera e propria caccia all’uomo, operata setacciando una serie di abitazioni, anche in aperta campagna, dove era ritenuto plausibile trovarlo. Durante le ricerche, l’attenzione degli investigatori si è focalizzata sui movimenti dei famigliari di Mazza.
I pedinamenti eseguiti anche con l’ausilio di strumenti tecnici di localizzazione, hanno consentito di individuare due casolari, in zone isolate del Comune di Oria, frequentati con assiduità dalla moglie dell’uomo. I movimenti della mattinata, monitorati a distanza, hanno indotto ad allertare i militari del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Fasano, quando l’autovettura condotta dalla moglie di Mazza ha iniziato a percorrere a forte velocità la strada SS 16 in direzione Bari.
A quel punto, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. di Fasano, indirizzata dai colleghi di Manduria, è riuscita a raggiungere e fermare il veicolo, a bordo del quale si trovava proprio Mazza. L’uomo, che inizialmente ha cercato di celare la propria identità, è stato condotto negli uffici della Compagnia Carabinieri di Fasano dove, nel frattempo, erano giunti i militari di Manduria che hanno proceduto alla notifica del provvedimento di esecuzione della Misura Cautelare in Carcere.
Espletate le formalità di rito Mazza è stato condotto presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria jonica.