Il Comune di Francavilla sarà considerato parte lesa nel processo apertosi ieri a Brindisi sul presunto appalto truccato del 2010, disposto per affidare i lavori di adeguamento degli scarichi e delle immissioni delle acque meteoriche nelle zone ad alta pericolosità di inondazione. La giunta guidata dal sindaco Maurizio Bruno ha dato mandato all’avvocato Giancarlo Camassa perché l’ente si costituisca parte civile nel giudizio che vede alla sbarra 4 persone. Si tratta dell’ex dirigente dell’Ufficio tecnico Fulgenzio Clavica, dell’impiegata dello stesso Utc Maria Daniela Camarda, dell’ingegnere tarantino Michele Vinci e di Carmelo Delli Santi, titolare della società Promeed Engineering.
Gli indagati, fatta eccezione per Vinci, furono arrestati nel giugno del 2013 con le accuse di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico. Secondo l’accusa, retta in giudizio dal pm Milto De Nozza, il bando da 2 milioni e 400mila euro per l’affidamento dell’appalto fu solo “apparentemente” realizzato Clavica e Camarda, ma di fatto fu redatto dalla stessa società che alla fine si sarebbe aggiudicata la gara. Quindi da Delli Santi e dal suo consulente Vinci.
Nell’inchiesta finì anche il nome dell’ex assessore ed ex sindaco Mimmo Ammaturo, ma la sua posizione è stata archiviata subito, in quanto estraneo ai fatti contestati. Ora il processo si è definitivamente aperto e il Comune di Francavilla sarà parte lesa da risarcire in caso di condanna.