Dopo il passaggio del senatore Pietro Iurlaro da Forza Italia ad Alleanza liberal-popolare per le autonomie di Denis Verdini, a Francavilla Fontana e nel Brindisino in genere potrebbero innescarsi reazioni e cambi di casacca a catena. La frammentazione del centrodestra apre spiragli e possibilità, più o meno concrete, di posti al sole e, in ogni caso, sostenuti da giustificazioni ideologiche o soltanto politico-pratiche all’apparenza credibili.
I nuovi lidi cui spesso decidono di approdare i delusi dai partiti storici, tra i quali è ormai compreso anche il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, portano i nomi di Conservatori e riformisti (Raffaele Fitto) e appunto Ala, in attesa che anche Gaetano Quagliariello, fresco di fuoriuscita da Ncd, fondi il suo nuovo gruppo in Senato e – secondo prassi consolidata – poi il suo movimento fuori dal Parlamento.
Dai temi macro-partitici di respiro nazionale a quelli locali il passo è breve. Così, dopo che l’ex assessore di Francavilla, in quota Popolo della libertà, Romeo Lippolis ha seguito Fitto in Cer e dopo che Iurlaro ha scelto l’Ala protettiva di Verdini nel nome delle riforme, ecco che anche il consigliere comunale e provinciale Giuseppe Cavallo, di Ncd, potrebbe pensare di cambiare aria.
Il diretto interessato smentisce e preferisce non commentare né dare spiegazioni. “Se non c’è nulla di concreto di cosa dobbiamo parlare, cosa dovrei spiegare?”, dice candidamente. Ma i rumors sul suo conto s’inseguono.
La sua futura, eventuale destinazione più probabile? Proprio Ala, seguendo l’amico Iurlaro, da cui sarebbe stato già contattato nei giorni scorsi. Al di là dei rapporti personali tra i due, il senatore punta a costruirsi una rete di rappresentanti nelle istituzioni del suo territorio e, a Francavilla, oltre che in Provincia, Cavallo potrebbe fare al caso suo. Due piccioni – un consigliere comunale di una città popolosa e un consigliere provinciale – con una fava o, meglio, grazie a una sola mossa.
È appena il caso di ricordare che l’attuale “casa” di Cavallo, Ncd, dialoga da tempo invano con il Partito democratico della Città degli Imperiali nell’ottica di un allargamento della maggioranza e, di recente, anche con Fi nell’ottica della ricostruzione di un centrodestra unito. Una situazione che il consigliere sta osservando soprattutto dall’esterno, probabilmente per farsi un’idea e decidere di conseguenza il da farsi.