Si è conclusa con un sostanziale nulla di fatto la nuova riunione dei capigruppo consiliari tenutasi oggi alle 12 in Comune a Oria con oggetto il rifacimento di piazza Lorch: unica novità emersa è l’esistenza di una variante, solo di tipo economico, con la quale si destinano i soldi – circa 180mila euro – inizialmente destinati alla realizzazione di una sala polifunzionale alla prosecuzione degli scavi archeologici. Scavi che così come gli stessi lavori sono però fermi dal 25 settembre scorso.
Lunedì prossimo, come noto, è in programma il secondo Consiglio comunale monotematico sull’argomento, mentre prima le forze politiche di maggioranza e opposizione – a seguito dell’ennesimo passaggio a vuoto odierno – cercheranno di raggiungere l’accordo necessario per sottoscrivere e poi approvare in aula un documento unitario d’indirizzo. Le posizioni restano al momento tali e quali a prima: da una parte, il sindaco Cosimo Ferretti e i suoi intenzionati a valorizzare, per quanto possibile, le scoperte; dall’altra, la minoranza orientata più alla salvaguardia del piano di calpestio e al rispetto del progetto originario.
Non è escluso che, alla fine, sia concordata una posizione condivisa che accontenti o, perlomeno, non scontenti nessuna delle parti in causa, ma a quanto pare ci sarà ancora da ragionarci su. A complicare il tutto è peraltro l’incertezza che aleggia sull’intero cantiere, collegato a quelli aperti in alcuni comuni limitrofi che beneficiano dello stesso finanziamento europeo. Negli ultimi giorni pare siano sorte ulteriori complicazioni relative alle aree pedonali, ma ciò che più preoccupa è l’avvicinarsi del termine – 31 dicembre – entro cui sarà necessario rendere conto circa lo stato dell’arte alla Regione. Tra stop imprevisti e maltempo, un’impresa, il rispetto della tabella di marcia, che di giorno in giorno appare più ardua.
Non è ancora chiaro quali siano le economie – a parte quella, acclarata, dei risparmi derivanti dalla soppressione della sala polifunzionale – e non vi è traccia di soluzioni tecniche alternative: le cosiddette varianti. Gli obiettivi prioritari e, questi sì, capaci di mettere d’accordo tutti, restano: lo scongiurare uno stralcio della parte del progetto riguardante Oria e l’evitare di perdere le risorse. Su tutto il resto – compresa un’eventuale copertura della necropoli emersa in piazza Lorch – si può discutere. Ma alla svelta.