Dopo l’ennesimo incidente, per fortuna senza feriti gravi né morti, lungo la circonvallazione di Oria – la provinciale che collega Francavilla Fontana e Cellino San Marco – si rende necessaria una riflessione: cosa ci fanno quegli incroci semaforizzati senza semafori? L’intento, specie ai tempi dell’amministrazione provinciale guidata da Massimo Ferrarese, era quello di dotarli di comode e sicure rotatorie, come avvenuto per l’intersezione con le strade per Maduria e per la Città degli Imperiali.
Solo che poi non se n’è fatto più nulla. Anzi, quando i semafori si sono rotti, non sono stati affatto sostituiti né riparati. Qualcuno, come quello dell’incrocio per San Cosimo, è stato addirittura rimosso, mentre quello dell’incrocio per Torre Santa Susanna – teatro dell’ennesimo incidente di stasera 15 ottobre – è ancora là penzolante. Tanto che i vigili del fuoco hanno dovuto, poco dopo lo scontro, metterlo in sicurezza alla buona.
E, allora, se è vero che spesso molto dipende dalla prudenza di chi è alla guida, è altrettanto vero che i conducenti di qualsiasi veicolo hanno diritto a una sicurezza di base, specie quando percorrono arterie trafficate e pericolose qual è appunto l’intera circonvallazione di Oria.