Si riceve e pubblica:
L’amministrazione comunale di Francavilla Fontana non perde occasione per dimostrare non solo la scarsa conoscenza delle regole, ma anche il disprezzo verso le funzioni istituzionali. Ultimamente tale scarsa sensibilità è emersa con la vicenda TARI.
Emerge infatti un modus operandi incosciente, effetto di una incapacità di programmazione anche rispetto a termini e scadenze basilari e, devo dire, elementari per chi si assume la responsabilità di governare. La cosa sconcertante è che il partito di maggioranza relativa, ossia il PD, anziché fare mea culpa e cercare di attivarsi per risolvere un problema che interessa le famiglie francavillesi e la stessa veridicità politica del bilancio appena approvato, si avventura in mille contorsionismi, con la tecnica ormai arcinota dello scaricabarile, pur di giustificare l’ingiustificabile.
Ed allora apprendiamo dal capogruppo PD in consiglio comunale che il ritardo nell’approvare gli aumenti della TARI è dovuto al ritardo con cui il piano finanziario della Monteco è arrivato sui tavoli dell’amministrazione. Anche se il dato fosse vero, mi chiedo dove sia il controllo e la vigilanza da parte del governo di città; mi chiedo se per il PD esista il concetto di responsabilità politico – amministrativa verso la comunità francavillese chiamata a contribuire per la erogazione di un servizio che, a tutt’oggi, è un disservizio.
Evidentemente no, se parliamo della stessa amministrazione che qualche mese fa si è fatta sfuggire la possibilità di poter richiedere ed ottenere dei fondi per l’edilizia scolastica derivanti dal “Piano regionale triennale di edilizia scolastica 2015/2017” come se nulla fosse. In quella occasione, dalla città di Francavilla Fontana, non giunse alcuna richiesta, quasi che non ci fosse bisogno di ulteriori risorse da aggiungere a quelle ottenute dalla precedente amministrazione.
Ed invece, questa volta con celerità da brividi, all’indomani della seduta dell’8 ottobre scorso della Commissione Urbanistica, il Sindaco annuncia che, in un’ottica di naturale avvicendamento, sostituisce il Presidente di Commissione Angelo Di Noi, salvo poi essere smentito dal suo stesso Partito, sempre il PD, il cui gruppo consiliare afferma che la destituzione del Presidente deriva dal suo atteggiamento ipercritico verso l’amministrazione. Anche in questo caso il Sindaco adotta il consequenziale provvedimento facendo strame delle norme di cui al Regolamento per il funzionamento delle Commissioni consiliari, non avendo ritenuto nemmeno di convocare la conferenza dei capigruppo.
Rispetto alla vicenda vi è, ahinoi, un immediato antecedente. Con una nota del 5 ottobre il Segretario generale faceva notare, in via formale, al Presidente della Commissione, se fosse opportuna la trattazione di un punto all’ordine del giorno, interferendo così nelle funzioni propositive, consultive e preparatorie di cui all’art. 10 del citato Regolamento per il funzionamento delle Commissioni consiliari.
L’osservanza delle regole, basata sulla conoscenza, è imprescindibile per un corretto confronto politico ed istituzionale; essa deve essere un imperativo categorico per ogni amministratore e per ciascuna forza politica, anche fuori dalle istituzioni.
Ne va del rispetto della comunità.
Michele Iaia
Coordinatore cittadino
Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale
Francavilla Fontana