L’equivoco dell’equivoco sta ora nel credere (e nel voler far credere) che il presidente dell’Invimit (fondo immobiliare dello Stato) Massimo Ferrarese, abbia deciso di intentare una causa da 650mila euro di risarcimento al quotidiano on-line BrindisiReport.it per un semplice articolo di satira. Quando le cose non stanno affatto così. E’ quanto tengono a precisare dal suo entourage, sul caso della finta intervista comparsa nella rubrica Satyricon del giornale online. Il sito in questione, ricordano, di articoli satirici che prendono di mira Massimo Ferrarese, è pieno zeppo. Fin dalle origini. Ferrarese è sempre stato oggetto delle reprimende e dello scherno del noto portale brindisino: una martellante campagna che va avanti da anni, da quando era presidente della Confindustria, da patron del basket brindisino, da presidente della Provincia e che tuttavia mai è sfociata prima d’ora in querele o cause mosse dal bersaglio di tanta particolare attenzione.
Questa volta però, fanno sapere, la faccenda è radicalmente diversa. Nell’ultimo articolo – spiegano – Brindisireport.it fa passare Massimo Ferrarese (attraverso un’intervista falsa e virgolettata) per una caricatura di impareggiabile livello, incapace perfino di distinguere Ignazio Marino da Nando Marino, mettendogli in bocca – con tanto di virgolettato – frasi che il diretto interessato non ha in realtà mai pronunciato, frutto di un’intervista che non ha mai avuto luogo. Il che ci può anche stare. La satira ha il diritto di dire, scrivere, disegnare e inventarsi quel che gli pare. Purché si sappia che di satira si tratta. E purtroppo non è detto che sia questo il caso.
A Brindisi e dintorini cosa sia Satyricon – rubrica che ospita affondi satirici – lo sanno i lettori di BrindisiReport.it. Gli altri, ovviamente, no. E gli altri sono il resto del mondo. Un mondo nel quale risiedono anche coloro – spesso investitori istituzionali – che quotidianamente hanno a che fare con Massimo Ferrarese non solo nella sua veste privata di imprenditore di diverse sue aziende che operano oggi su tutto il territorio nazionale e di politico, ma di presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Invimit: la società che amministra l’intero patrimonio pubblico italiano.
Un compito estremamente delicato – il patrimonio immobiliare dello Stato è stimato in oltre 250 miliardi di euro – che non consente incidenti, scivoloni o malintesi di sorta, visto e considerato che in ballo c’è l’intero patrimonio pubblico di 60 milioni di cittadini italiani. Soprattutto poi in questa fase, che sta vedendo l’Invimit impegnata nella compravendita da centinaia di milioni di euro di immboli a Roma, nel momento più delicato e drammatico della storia capitolina degli ultimi anni.
Oggi però, se chicchessia volesse avere notizie sul presidente del Cda che amministra questo colossale tesoro, e digitasse le parole “Massimo Ferrarese” su Googole News, il primo articolo che si troverebbe a leggere è un pezzo dal quale lo stesso Ferrarese ne esce come un caso pietoso per non dire clinico, praticamente una macchietta. Un’immagine frutto però di un’intervista completamente inventata.
Certo, inserito in una rubrica di satira ci può anche stare, ma a parte gli affezionati lettori brindisini, dove sta scritto che altri, dal resto d’Italia e non solo, capiscano che si tratta di satira dal momento che appare sulla rete come una comunissima intervista giornalistica? Per questa ragione l’avvocato Vittorio Rina ha chiesto al quotidiano online la rimozione di quell’articolo. Di quello, non delle altre decine o forse più scritti negli anni e di identico tenore. Alla richiesta però il giornale ha risposto picche, obbligando così i legali di Ferrarese a procedere con la richiesta di risarcimento danni.