Xylella a Oria, gli ulivi sani da abbattere sono 1.022. Ma il Tar rinvia ancora

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Ancora un rinvio. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha deciso di non decidere. Ieri i magistrati del Tar avrebbero dovuto pronunciarsi sul ricorso presentato dall’avvocato Giovanni Pesce per conto del Comune di Oria, contro l’abbattimento degli ulivi ritenuti infetti da Xylella. Ma ha rinviato. La decisione, hanno spiegato i giudici amministrativi, non può arrivare prima delle notifiche di abbattimento. Quindi bisognerà attendere. Ma forse non per molto. Il piano Silletti procede a passo spedito. Dopo gli alberi abbattuti a Oria nei mesi scorsi nelle prossime ore toccherà agli ulivi infetti a Torchiarolo. Ma non solo.


Come previso, per scongiurare l’ulteriore diffusione del batterio, il piano prevede che non siano eradicate solo le piante già ritenute contaminate. Ma anche tutte quelle sane che si trovano in un raggio di 100 metri da ogni ulivo infetto. Risultato? Solo a Oria finiranno al macero mille alberi: 1.022 per la precisione. E se il Tar non dovesse dar ragione a chi si oppone – e i ricorsi potrebbero fioccare da tutto il Salento – a questo destino non potrà sottrarsi alcun proprietario di ulivi. Resteranno gli indennizzi: da 140 a 200 euro per pianta eradicata. Nulla di più.

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