Non smette di far parlare di sé il rifacimento di piazza Lorch: dopo l’ennesimo ritrovamento seguìto all’abbattimento del muro in via Torre Santa Susanna – emersione di una roccia stratificata a testimonianza dei millenni di storia locale – i lavori sono bloccati dallo scorso 25 settembre.
Sembra che, in attesa del responso della Soprintendenza, non sia del tutto chiaro il da farsi mentre – come da previsione – ora anche il meteo comincia a giocare gli scherzi tipici di stagione con le prime piogge in grado di complicare ulteriormente il rispetto della tabella di marcia.
Una tabella di marcia che riguarda, oltre a Oria, anche Latiano e San Pancrazio, comuni aggiudicatari dello stesso finanziamento, dove però non sarebbero stati riscontrati problemi paragonabili a quelli della città messapica prima e federiciana poi.
Stando così le cose e trascorrendo inesorabilmente il tempo, di fatto si fa sempre più vicino il termine entro cui sarà necessario dare conto di quanto è stato fatto (e di quanto non è stato fatto) alla Regione. Si era parlato del 31 ottobre per stare più tranquilli, ma la scadenza effettiva è fine anno. Intanto, nel corso della conferenza di servizi tenutasi giovedì scorso, è spuntata la proposta di stralciare la parte del progetto relativa a Oria, ma a questo si è opposto categoricamente il sindaco Cosimo Ferretti. Si va avanti, dunque.
Ma come si arriverà al 31 dicembre? Al momento appare impossibile azzardare previsioni, giacché ogniqualvolta a Oria ci si avventuri a scavare, emergono dal sottosuolo tesori (veri o presunti che siano) da studiare ed eventualmente valorizzare.
Di qui a breve – si spera – si dovrà nuovamente aprire uno squarcio al centro della piazza, dov’è prevista una fontana. E poi sarà necessario affondare ancora per realizzare un pozzo o una cisterna per garantire l’irrigazione del verde pubblico dell’agorà.
Intanto, emerge che – a differenza che in altre occasioni – non è stato nominato dal Responsabile unico del procedimento, architetto Cosimo Stridi di San Pancrazio, un supervisore che si faccia per l’appunto garante degli interessi del Comune di Oria.
La “clessidra” però non si ferma e i giorni passano, mentre restano tali e quali i disagi nella viabilità e per gli operatori commerciali della zona, i quali si trovano loro malgrado a dover “combattere” non solo contro la crisi, ma anche contro i lavori pubblici e le lungaggini burocratiche. Ancora una volta. Si ricordi a questo proposito l’esemplificativo caso di piazza Manfredi.