Emergenza rifiuti, clamorosa protesta dei sindaci. Tutti in marcia dal Prefetto

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La misura è colma. Lo è per i cittadini. Ma lo è anche per i sindaci. E proprio uno di loro, il primo cittadino di Francavilla Fontana Maurizio Bruno, nonché presidente della Provincia di Brindisi, ha lanciato ieri il suo appello a tutti i colleghi, dopo l’ennesimo annullamento della raccolta dei rifiuti a causa della chiusura dell’impianto di biostabilizzazione della Nubile: “Facciamo sentire la nostra voce – aveva tuonato – Tutti i sindaci in prefettura, tutti con le fasce tricolore addosso”. Un invito dirompente, clamoroso, che non è però rimasto inascoltato. Anzi. Questa mattina quell’appello si è fatto sostanza. E la manifestazione in veste istituzionale di tutti i sindaci della provincia di Brindisi, concordata col presidente dell’Oga Mimmo Consales, è stata fissata per domani mattina alle 10 e 45 davanti alla Provincia di Brindisi. Da lì la marcia verso la Prefettura.

Il sindaco di Francavilla, presidente della Provincia e segretario Pd Maurizio Bruno
Il sindaco di Francavilla, presidente della Provincia e segretario Pd Maurizio Bruno

La battaglia non avrà e non ha colore politico. In palio c’è la gestione di uno dei servizi più delicati e importanti per una comunità: quella dei rifiuti. Decine di migliaia di famiglie costrette a tenere per giorni in casa l’immondizia perché ai piani alti qualcuno non riescono a mettersi d’accordo su nulla, è una situazione inaccettabile che colpisce trasversalmente tutti: senza distinzioni di età, sesso, appartenenza politica o territoriale. Secondo il sindaco di San Pancrazio Salentino Salvatore Ripa, che è anche presidente dell’Aro Br/1, l’impianto Cdr di Brindisi gestito da Nubile, è ormai giunto alla sua massima quantità di rifiuti stoccabili.

Insomma, è al limite. E se presto non sarà individuata una soluzione alternativa potrebbe esplodere in tutta la provincia di Brindisi un’emergenza rifiuti dalle conseguenze imprevedibili. La speranza è che le istituzioni superiori, dalla Regione al Governo, trovino una soluzione immediata alla crisi. Domani i sindaci proveranno a far sentire la loro voce – che è poi quella delle loro comunità – con una clamorosa manifestazione in prefettura. Nella speranza che almeno questo serva a sbloccare l’impasse.

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