Non ci sta, il sindaco di Oria Cosimo Ferretti. Non ci sta ad aver perso un finanziamento, quello per la riqualificazione dell’antico fondo librario della biblioteca “De Pace-Lombardi”, sfumato a causa di una mail partita in ritardo, e non ci sta che la sua amministrazione passi per quella che ha dormito. Non fosse altro che per il fatto che quella linea di “credito” era stata intercettata proprio grazie all’impegno del primo cittadino e dei suoi.
«No che non ci sto – ammette Ferretti – perché trovo quantomeno sbagliato che la priorità ai progetti sia accordata sulla base dell’ordine d’arrivo delle istanze e non tenendo conto del merito degli stessi: il nostro era, è un ottimo progetto nonché l’unico concernente un fondo librario, quindi a maggior ragione meritevole di sostegno per la sua valorizzazione».
«Ora tutti, soprattutto l’opposizione a dire – prosegue il sindaco – che siamo stati lenti, che siamo stati incapaci e chi più ne ha, più ne metta, ma nessuno a sottolineare come in realtà siamo stati bravi a presentare un’istanza che è stata comunque ritenuta ammissibile, a fronte di tante altre invece scartate».
«Lo ammetto – chiarisce Ferretti – forse abbiamo fatto male a ritenere che inviare la richiesta poco dopo l’apertura mattutina del Comune ci potesse garantire di arrivare tra i primi, ma che ne potevamo sapere noi che altri si sarebbero prodigati a spedire la Pec poco dopo la mezzanotte?»
Resta l’amaro in bocca, dunque, e critiche definite ingenerose e, in alcuni casi, strumentali: «Ci siamo impegnati tanto per arrivare preparati – chiarisce ancora il primo cittadino – e in tre giorni siamo riusciti a preparare un progetto coi fiocchi, come confermato dall’ammissione dello stesso alla valutazione, ma ora sembra che la cosa più importante di tutte fosse quella mail, figlia, ripeto, di un sistema che definire sbagliato è impiegare un eufemismo».