La chiamano invasione. I giornali e i talk titolano “Stanno arrivando”, con punto esclamativo. Il dramma dei profughi siriani, la loro fuga, l’accoglienza, l’immigrazione, sono i temi che dominano il dibattito politico da mesi. L’Europa e l’Italia sono spaccate in due: c’è chi vorrebbe accogliere tutti “perché non c’è nessun problema”, e chi nessuno perché “ci rubano il lavoro”, “non c’è spazio per tutti”, “roviano le nostre città” e cose così. Chi ha ragione? Non sta a noi dirlo. Alcuni punti fermi però ci sono. E’ innegabile che in alcune zone d’Italia la convivenza con lo “straniero” sia spesso difficile. Tanti, tantissimi, riescono a integrarsi perfettamente, lavorano onestamente e contribuiscono alla ricchezza nazionale.
Altri no. Altri delinquono. Secondo gli utlimi dati Istat, al 2012, le denunce a carico degli immigrati sono 241.450. Quelle contro gli italiani sono 642.992: praticamente il triplo. Quindi gli italiani delinquono il triplo? No. Gli italiani sono 55 milioni. Gli stranieri sono invece molti, molti di meno: 5 milioni (l’8-9% della popolazione totale). Quindi, fatte le dovute proporzioni, gli immigrati – per necessità, per indole, per altro – delinquono statisticamente di più. E quindi, in alcune realtà del Paese, nelle grandi città, e soprattutto al centro nord, costituiscono spesso un problema. E lì, un po’ di doglianza, di chiusura nei confronti dell’accoglienza, se non condivisa, può essere tuttavia compresa.
E qui da noi? Anche qui in Puglia, nella provincia di Brindisi ci sono tanti stranieri? Talmente tanti da poter usare anche qui espressioni come “problema immigrati”, “questione immigrati”, e così via? Depurando ogni riflessione da interpretazioni soggettive, proviamo a fornire qualche dato, che per sua natura è oggettivo e incontestabile. Gli stranieri residenti in Puglia con permesso di soggiorno al 31 dicembre 2014 sono 117.732. E nella provincia di Brindisi? Nella provincia di Brindisi sono 9.440: il 2,36% della popolazione provinciale. In pratica la metà della metà della media nazionale. Le donne rappresentano la maggioranza: sono 5.230. I maschi 4.210.
E chi sono? Da dove vengono? Nella provincia di Brindisi, i cittadini provenienti dalla Romania rappresentano la nazionalità più presente, superano quelli provenienti dall’Albania, mentre inizia ad essere registrata la presenza di Georgiani e Afgani. Tale dato è in analogia col resto della Puglia e in linea con il resto dell’Italia, anche se le differenze sono molto più accentuate. Nella voce “altre” del grafico che riportiamo a seguire (relazione Asl 2011/2014) sono compresi ben 108 Stati con almeno un loro cittadino residente nella nostra provincia.