Stava tentando di picchiare la sua compagna ancora una volta, come ormai da mesi, come ormai da anni. Davanti alla loro bambina. Senza remore. Poi sono arrivati i carabinieri. E le manette. E forse la fine di quell’incubo vissuto in silenzio tra le mura domestiche. E’ accaduto a Fasano nel pomeriggio di ieri.
L’uomo, un 47enne del posto, è stato bloccato dai militari giunti dopo una segnalazione al 112, all’interno della sua abitazione subito dopo aver cercato di malmenare, sotto lo sguardo della figlia, la propria convivente, una 42enne di nazionalità bosniaca. In preda alla collera aveva anche danneggiato mobili e suppellettili, messo a soqquadro la casa. Poi se l’era presa con lei. E forse non per la prima volta, almeno stando al racconto della donna. I maltrattamenti, ha spiegato la 42enne ai carabinieri, andavano avanti da circa due anni, con violenze fisiche, psicologiche, ma anche continue minacce e mortificazioni. E alla base, sempre questioni di poco conto, futili.
L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato condotto in regime di arresti domiciliari, presso una casa di prima accoglienza del luogo, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Lontano dalla vittima dei suoi maltrattamenti. E dalla figlia.