Il Papa: «La Chiesa accolga i rifugiati» e anche Francavilla risponde “presente”

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Monsignor Vincenzo Pisanello

L’appello di Papa Francesco durante l’Angelus di domenica scorsa, in realtà quasi un ordine da parte del capo di Stato, è stato recepito anche nelle periferie, tanto che le Diocesi si preparano ad accogliere i rifugiati: almeno una famiglia per parrocchia, è l’orientamento seguito.

All’invito del pontefice hanno aderito sia l’arcivescovo della Diocesi di Brindisi-Ostuni, monsignor Domenico Caliandro, sia il presule della Diocesi di Oria, monsignor Vincenzo Pisanello, i quali assicurano di starsi già occupando di organizzare le misure adeguate in tale direzione. Misure che, salvo imprevisti, saranno pronte entro fine mese.

Don Salvatore Rubino
Don Salvatore Rubino

La carità cristiana, in soccorso di chi fugge da guerre, violenza e carestie è un principio da sempre caro anche a don Salvatore Rubino, parroco della chiesa di San Lorenzo Martire nell’omonimo quartiere alla periferia di Francavilla Fontana.

Il sacerdote si dichiara già pronto a fornire accoglienza – non semplice ospitalità, quindi non soltanto un tetto – a un nucleo familiare. Come? Sistemando la canonica del luogo di culto, con ciò senza togliere spazio all’oratorio che svolge già la sua egregia funzione sociale in un territorio di per se stesso complicato.

Una Chiesa, dunque, vicina agli ultimi – come piace a Papa Bergoglio – anche in provincia di Brindisi, un posto che negli anni ’90 – ai tempi degli sbarchi dall’Albania – si era già reso protagonista di numerosissimi casi di accoglienza e integrazione.

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