Bando da 80 milioni per l’efficienza energetica: Francavilla non c’è. Attanasi: “Persa una grande occasione”

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Il consigliere comunale di Idea per Francavilla Domenico Attanasi

Il Comune di Francavilla Fontana non parteciperà alla ricca fetta di torta da 80 milioni di euro messa a disposizione dal governo per la sostenibilità e l’efficienza energetica. E’ quanto denunciano il consigliere comunale di Idea per Francavilla Domenico Attanasi e l’ingegnere Antonio Martina, che rilevano come la Città degli Imperiali sia assente dall’elenco dei 500 comuni e più, che hanno deciso di registrarsi nell’apposito registro, come invece fatto da altre realtà anche molto più piccole, e prive di quel potenziale di cui Francavilla dipone per rendere più efficente e quindi economico il consumo energetico dei propri edifici.

Scrivono Attanasi e Martina: “E’ stato pubblicato il 3 agosto sul portale polenergia.gov.it l’elenco delle istanze ammesse all’assegnazione di risorse finanziarie pari a 80 milioni di euro, previste dall’Avviso pubblico CSE 2015 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica (decreto 28 maggio 2015). Stando a quanto è dato leggere sul predetto portale “Dal 14 luglio – data di apertura dello sportello- al 3 agosto 2015, oltre 500 comuni si sono registrati alla piattaforma informatica per presentare al MiSE DG MEREEN, Autorità di Gestione del POI Energia, le richieste di concessione del contributo. Ammesse alle agevolazioni oltre 700 istanze”.

Le amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza ammesse alle agevolazioni sono state 460, per un totale di 721 istanze. Sempre stando alle comunicazioni ufficiali, gli interventi saranno realizzati sulla base di una diagnosi energetica dell’edificio oggetto dell’intervento, già in possesso dell’Amministrazione e condizione abilitante per poter sottoscrivere la Richiesta di Ordine (RdO) sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Il nuovo Bando del POI Energia è per i comuni un’opportunità per realizzare progetti di efficientamento e/o produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio di edifici pubblici, attraverso l’acquisizione – tramite le procedure telematiche del MePA – di prodotti e servizi legati all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili (POI Energia/CSE2015).
Si tratta di un finanziamento concesso nella forma del contributo a fondo perduto fino al 100% (cento per cento) dei costi ammissibili, secondo una procedura a sportello gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Tra le amministrazioni ammesse al contributo non c’è il comune di Francavilla Fontana. Eppure, basta scorrere l’elenco degli enti ammessi per rendersi conto di come anche località molto più piccole, e teoricamente meno attrezzate, siano state capaci di intercettare una così importante opportunità. E tanto appare ancor più inaccettabile se si consideri non solo che Francavilla presenta grandi potenzialità in termini di superfici disponibili (si pensi ai tetti dei numerosissimi edifici pubblici, abbandonati e non), ma soprattutto tenendo conto di quali siano i costi di approvvigionamento dell’energia, così come dimostrano le cronache delle ultime ore (sebbene frutto di rappresentazioni distorte).

In altre parole, l’ennesima opportunità persa, l’ennesima avvilente dimostrazione dell’incapacità di programmazione e sana gestione della cosa pubblica da parte della attuale maggioranza di governo della città.

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