Sono le due del mattino e Oria brucia: non resta più nulla o, meglio, restano soltanto le lamiere contorte e disciolte di un compattatore Monteco che, come ogni notte, si trovava nei pressi del deposito dell’impresa che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, in via San Lorenzo.
Due scoppi, forse tre, a squarciare il silenzio e a turbare il riposo di un’intera comunità. Probabilmente un attentato, forse un caso. Chissà. I vigili del fuoco del distaccamento di Francavilla Fontana e i colleghi del comando provinciale di Brindisi sono ancora al lavoro per spegnere l’incendio e per capire cosa sia successo.
A dare loro una mano, i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile in forza alla compagnia di Francavilla Fontana, quelli della stazione di Oria e, ancora, personale degli istituti privati di vigilanza, in particolare di Eurosecurity.
Sembra, al momento, che non ci siano feriti. Pare che il camion fosse in fase di riempimento da parte di due operai, intenti a fare la spola con un mezzo più piccolo, quando all’improvviso è divampato il rogo. Poi gli scoppi, probabilmente dovuti all’intaccamento del sistema idraulico dei freni.
Non è dato sapere se, alla vigilia del cambio di regime per quel che attiene la raccolta differenziata nella città federiciana – giorno “x” fissato proprio in lunedì 3 agosto – possa essere accaduto qualcosa di spiacevole: un avvertimento, un segnale o cose così. O, magari, c’entrano soltanto il caldo di questi giorni, un guasto elettrico.
Qualcosa in più lo si capirà nelle prossime ore. Sta di fatto che 20 minuti dopo l’una qualcosa di molto simile a un inferno, con lingue di fuoco altissime, in grado di divorare in pochissimi minuti uno dei camion della nettezza urbana, e scoppiettii inquietanti hanno destato l’attenzione e preoccupato anche gente che si trovava dall’altro capo del comune.
I pompieri hanno dovuto faticare non poco prima di domare le fiamme, mentre ora si cerca di capire se dietro a quanto accaduto vi sia stata la mano dell’uomo.