Lo cercavano da tempo, l’hanno forse trovato per caso. Ma l’hanno trovato. Un latitante è stato catturato nella prima serata di oggi dai carabinieri della stazione di Lizzano dipendenti dalla compagnia di Manduria. Non si hanno, al momento, altre notizie sulle generalità dell’arrestato, che saranno diffuse in seguito. Sono invece note e clamorose le modalità dell’operazione, roba da film.
Tutto è cominciato proprio in località Marina di Lizzano: l’uomo si trovava tranquillamente su una scogliera a prendere il sole, quando è stato avvistato dagli uomini dell’Arma. Non si sa se casualmente o in seguito a precisi servizi di appostamento e pedinamento.
Quando i militari si sono palesati al suo cospetto, il latitante – pare si sottraesse alla cattura da diverso tempo – in un primo momento è rimasto sbalordito, in un secondo si è divincolato dalla morsa di uno dei carabinieri, ferendolo anche leggermente, e poi ha preso a correre. Ha corso, ha corso e ha corso. Come un folle, sul bagnasciuga e tra i bagnanti, mentre sempre più appartenenti alle forze dell’ordine gli erano alle calcagna.
Quando si è reso conto di poter essere raggiunto e ammanettato, si è addirittura tuffato in mare. E, allora, dopo aver corso, ha nuotato, nuotato, nuotato, pensando che in divisa nessuno l’avrebbe seguito fino in acqua. A un certo punto, però, non ce l’ha fatta più e una vedetta della guardia costiera ha dovuto soccorrerlo, issarlo a bordo e condurlo, stremato, nel porticciolo turistico di Campomarino di Maruggio.
Qui, ad attenderlo, gli uomini della Benemerita in forza alla stazione di Lizzano, con a capo il loro comandante, e altri colleghi. Ad attenderlo c’era però anche un’autoambulanza del servizio 118 che ha condotto d’urgenza in ospedale a Manduria l’arrestato per gli accertamenti del caso. Lì si trova, piantonato proprio dai carabinieri.
Lì si trova dopo un arresto cinematografico. Ma, in fondo, lui non era né Rambo né Forrest Gump. Di chi si tratti e di cosa sia accusato lo si apprenderà solo in seguito.