Abuso d’ufficio. E’ l’accusa con la quale la Procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio per il direttore generale del Comune di Erchie Giuseppe Montanaro, 59 anni, e per il dipendente, Antonio Cosimo Giovanni Buongiorno, 63 anni. Il primo avrebbe “promosso” a dirigente dell’ufficio ragioneria il secondo, senza che quest’ultimo avesse uno dei titoli necessari previsiti dalla legge: un pezzo di carta chiamato laurea. Il presunto illecito, per il quale i due indagati sono ora imputati, sarebbe stato commesso durante la precedente amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Margheriti.
L’esposto partì il 25 luglio del 2013. E militari della Guardia di finanza di Francavilla Fontana, diretti dal sostituto procuratore Varia Farina Valaori, hanno acquisito tutti gli atti necessari a fare luce sulla denuncia. Da questi sarebbe emerso come in effetti Buongiorno, passato dalla categoria “C” a quella dirigenziale “D”, non abbia conseguito la laurea, assumendo così quell’incarico senza averne i requisiti.
Non solo. Per il lavoro svolto nei nuovi panni dirigenziali Buongiorno ha anche ricevuto compensi incentivanti per oltre 5mila euro. Il merito? Aver recuperato le somme relative alla tassazione sulle lampade votive del cimitero. Ma anche questo, secondo il pm, sarebbe stato un azzardo per nulla lecito dal momento che gli uffici tributari possono essere rafforzati solo con le somme derivanti dall’imposta sugli immobili, non sulle lampade del cimitero.
Insomma, a essere danneggiati non sarebbero quindi stati solo i laureati cui sarebbe stato illecitamente soffiato il posto, ma pure i cittadini le cui casse sono state vuotate di migliaia di euro in favore di un dirigente che dirigente non doveva essere, e per ragioni pure sbagliate.