Oria, il 16 luglio una fiaccolata per commemorare gli ulivi. E per resistere

Al mio negozio new luglio 2015

 

Si riceve e pubblica:

Il 7 luglio 2015, alle prime luci dell’alba, la città di Oria (BR) e con essa il patrimonio olivetato secolare, la cittadinanza, il sindaco Cosimo Ferretti, gli attivisti in difesa del territorio pervenuti dalle tre provincie salentine, il presidio “Oria Resiste” e i giornalisti accorsi sono stati vittime di un vile attacco autoritario e anti democratico da parte delle Forze dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza dispiegate dal Prefetto di Brindisi (senza comunicazione preventiva alcuna alle rispettive istituzioni locali), a sostegno del Corpo Forestale dello Stato e dell’Arif, per le operazioni di eradicazione e abbattimento sul posto (località Frascata), di 47 piante di olivo secolari presuntamente affette dal batterio Xylella Fastidiosa (ex piano Silletti). Il tutto in totale assenza di evidenze scientifiche che comprovassero la malattia. A tutti gli effetti dette piante di olivo, erano visibilmente in ottimo stato vegetativo e senza il benché minimo segno di disseccamento. Lo dimostrano i repertori foto e video, oltre che le testimonianze dei proprietari.

Sin dalle prime ore dell’alba, alle 4.00 del mattino circa, Contrada Frascata era presidiata da diverse centinaia di uomini delle Forze dell’Ordine in tenuta antisommossa, carabinieri,guardia di finanza, a scorta della Forestale e degli uomini dell’Arif. Di fatto si impediva con la forza l’accesso all’area a qualsivoglia civile, evitando così che chiunque potesse assistere alle operazioni di eradicazione e abbattimento. In un primo momento, gli stessi proprietari e il Sindaco di Oria sono stati respinti con la forza. Dopo le 6.00 del mattino il Corpo Forestale dello Stato ha disposto le notifiche di eradicazione e abbattimento ai proprietari, una volta che le operazioni volgevano ormai al termine e senza che gli stessi proprietari e il Sindaco avessero avuto la possibilità di opporre ricorso nei termini e modi previsti per legge. Solo dopo le ore 11.00 è stato consentito l’accesso al Sindaco e a pochissimi giornalisti.

Al termine delle operazioni di eradicazione e abbattimento delle piante di olivo, dopo aver rimosso i residui radicali, di tronco e rami, gli operatori hanno proceduto alla disinfezione del suolo mediante l’irrorazione di un prodotto fitosanitario denominato “prev-am” (orange oil). Si tratta di una miscela complessa di sostanze chimiche delle quali è risultato impossibile trovare alcuna informazione circa la sua composizione completa e dettagliata. Secondo alcuni addetti del CFS, la sostanza irrorata avrebbe potuto essere dannosa per gli occhi, la pelle e per le vie respiratorie e per tale ragione l’area è rimasta ristretta per almeno 48 ore.

Alla luce di quanto sopra esposto, il Popolo degli Ulivi denuncia la degenerazione autoritaria e antidemocratica della strategia commissariale che, forte dello stato di emergenza, aggira la democrazia e soffoca con l’azione militare le legittime istanze dei cittadini, calpestando lo Stato di Diritto.
La responsabilità della devastazione del patrimonio olivetato compiuta a Oria ricade sulla Commissione Tecnica Regionale, la quale agisce sulla base di teorie ed ipotesi scientifiche senza tuttavia aver mai prodotto alcuna pubblicazione ufficiale riguardante il ceppo pugliese del batterio Xylella Fastidiosa, l’eventuale patogenicità dello stesso ed una diagnosi che consideri tutti i fattori inerenti al “complesso del disseccamento rapido degli olivi”.
Gli olivi non sono esclusiva proprietà di chi li possiede, ma costituiscono parte integrante e irrinunciabile del paesaggio tutelato dall’Art. 9 della Costituzione della Repubblica. È inaccettabile che le istituzioni ed i corpi di polizia, in particolare il CFS, si rendano responsabili di una simile insensata e criminale devastazione ambientale.

A seguito di questo vile atto e considerando questa crisi non solo un danno per l’olivicoltura del Salento ma della Puglia intera, nasce la manifestazione del 16 luglio 2015, una fiaccolata in difesa della nostra terra, delle nostre tradizioni della nostra salute. E’ necessario un cambio di strategia. Alle eradicazioni e alla chimica opponiamo le buone pratiche agricole e una ricerca scientifica all’impronta della cura e della salvaguardia dell’olivicoltura e della salute dei cittadini.

INVITIAMO A MANIFESTARE
– Il Presidente della Regione Puglia, la giunta regionale e il consiglio regionale;
– i Sindaci, le giunte comunali e i rispettivi consigli comunali di tutta la Puglia;
– le Diocesi pugliesi;
– i Prefetti delle provincie pugliesi;
– associazioni, movimenti e liberi cittadini.
#difendiAMOgliulivi

 

 

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