Le posizioni restano sospese, cioè le medesime di ieri e di ieri l’altro: Cosimo Ferretti da una parte, Maria Lucia Carone dall’altra. Difficile che il matrimonio, alla fine, si celebri, considerate le condizioni poste dalla seconda per poter accettare la carica di vicesindaco, con delega al Bilancio, offertale dal primo.
Riunione interlocutoria quella di ieri sera tra il sindaco e i suoi consiglieri, che hanno unanimemente deciso di rimandare tutto a stasera, quando si terrà un’assemblea non solo tra gli eletti, bensì allargata all’intera coalizione che lo scorso 14 giugno si è affermata al turno di ballottaggio.
L’impressione è che le sei liste che hanno appoggiato Ferretti non abbiano – legittimamente – alcuna intenzione di cedere pezzi di “sovranità” per concederli agli avversari. In particolare, ok per l’ingresso in giunta di Carone, ma nessuna concessione riguardo la scelta degli altri assessori e men che meno per la designazione di un presidente del Consiglio comunale gradito anche alla controparte.
Come a dire che la prima proposta è quella definitiva e peraltro ancora valida, ma non si accettano rilanci. Questo, almeno, salvo sorprese o mediazioni dell’ultima ora.
Ma di sorprese non dovrebbero essercene, anche perché – si apprende – i due protagonisti, Ferretti e Carone, si sono già sentiti ieri scambiandosi una serie di opinioni sul da farsi.
I toni tra loro due sono pacifici e anzi cordiali, tanto che le principali complicazioni deriverebbero dall’aver allargato il tavolo della trattativa alle rispettive coalizioni, che in campagna elettorale non se le sono di certo mandate a dire né sui social network né per strada.
Non c’è ancora l’ufficialità, ma queste nozze diventano sempre più lontane.
