Il pericolo potrebbe arrivare dal mare. Dopo l’attentato a Sousse, in Tunisia, che ha scosso l’Europa e il mondo, è massima allerta nei porti di Brindisi, Bari e Ancona per scongiurare l’arrivo, insieme con i disperati in fuga dalle coste africane o direttamente dai Balcani, di terroristi adepti dell’Isis o, per meglio dire, organici all’Is, lo Stato islamico. A disporre l’intensificazione dei controlli è stato lo stesso Viminale.
I rischi principali, sempre secondo il Ministero dell’Interno, potrebbero provenire dalle tratte da e per la Grecia e per l’Albania, dove sono notoriamente attive diverse cellule terroristiche le quali non esiterebbero a esportare il terrore entro i confini del Belpaese.
I professionisti del terrore potrebbero poi scegliere gli scali baresi – è sempre una teoria sviluppata dall’intelligence – come luoghi di passaggio insospettabili per raggiungere potenziali obiettivi di attentati anche all’estero.