Questa mattina, presso la Sala Grande di Palazzo Imperiali il vicesindaco Gerardo Trisolino e il dirigente dei servizi sociali Gianluca Budano hanno illustrato in conferenza stampa il progetto di mensa sociale estiva comunale, che prenderà il via a Francavilla Fontana il primp luglio, per conludersi il 30 settembre. La delibera di giunta è stata approvata lo scorso martedì e ha sancito l’opportunità per l’amministrazione comunale di offrire il suo aiuto concreto per contrastare la povertà e il disagio economico familiare a quei cittadini che versano in particolari situazioni sociali d’ indigenza.
Il progetto, ideato e realizzato dal vicesindaco, si propone in sostituzione della mensa della Caritas che durante il trimestre estivo interrompe i suoi servizi. Da qui l’idea di continuare a prestare questo servizio così fondamentale per determinate fasce della popolazione che altrimenti vedrebbero venir meno una possibilità concreta di sostegno alle loro già scarse ristrettezze economiche. Inizialmente si è cercato di intervenire chiedendo sostegno al vescovo e a qualche parroco per non interrompere questo servizio fondamentale ma questa soluzione non è stata percorribile e quindi ci si è rivolti all’amministrazione comunale per offrire i pasti agli indigenti.
Il servizio è a costo zero per le casse comunali perché il contratto con la mensa scolastica è stato migliorato e questa viene ora gestita dalla cooperativa di lavoro “Solidarietà e Lavoro” di Roma, ricavando i fondi dalle loro offerte. Inoltre, lo stesso servizio si è reso possibile grazie alla collaborazione dell’associazione Nuovaria e di tanti volontari che si sono offerti spontaneamente. I pasti, in vaschette singole, saranno distribuiti in via Cesare Battisti 179, nella sede del Centro diurno per anziani, oppure ci sarà la possibilità per ogni ospite di consumare il pasto comodamente a casa. In caso di impossibilità a raggiungere la mensa il pasto sarà portato a domicilio dai volontari.
“Noi ci auguriamo – commenta il vicesindaco Trisolino – che altre amministrazioni comunali possano seguire il nostro esempio e vadano a reperire i fondi per servizi essenziali come questo, proprio grazie agli appalti che vengono sottoscritti tra l’amministrazione comunale e le grandi imprese”.